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Cronaca Arona / Vicolo del Popolo, 45

Arona: assalto alla boutique "Vinicio", arrestati due giovani slavi

Il furto è avvenuto nella notte tra ieri, lunedì 20 maggio, e oggi. I malviventi hanno sfondato la vetrina del negozio con una Nissan Micra. I carabinieri di Arona li hanno però bloccati ed tratti in arresto

Furto con scasso in un negozio di abbigliamento di Arona. Presi due dei tre ladri in fuga.

E' successo nella notte tra ieri, lunedì 20 maggio, e oggi, in pieno centro città. Erano da poco passate le 4, quando una banda di malviventi (almeno tre persone) ha assaltato la nota boutique "Vinicio".

Con una Nissan Micra, rubata a Gallarate e  utilizzata come ariete, i tre hanno sfondato la porta di ingresso del negozio e svaligiato quanto disponibile, caricando abiti di alta moda, accessori e borse di pregio (per un valore complessivo di circa 100mila  euro) nel bagagliaio di una secondo auto, una Volkswagen Passat, questa volta rubata a Milano. 

I ladri non hanno però avuto molta fortuna: un equipaggio del Nucleo radiomobile dei carabinieri di Arona che si trovava in zona è piombato in piazza del Popolo ed ha immobilizzato i due ladri, mentre un terzo (che probabilmente aveva funzione di "palo") è riuscito a fuggire a piedi.

Ingenti i danni strutturali procurati alla boutique presa di mira. I due sono stati identificati, si tratta di: M.N., 29enne nativo dell’ex Jugoslavia, in Italia senza fissa dimora e incensurato; P.E., 28enne anch’esso nato nell’ex Jugoslavia, incensurato e senza fissa dimora in Italia.

Nell'auto sono stati trovati inoltre diversi "attrezzi del mestiere" (mazza di ferro, tronchese, passamontagna, guanti, pinze, cacciavite, torce al led da fissare alla fronte e capienti sacchi per il bottino), che sono stati sequestrati dai militari.

Arona: furto alla boutique "Vinicio"

Entrambi sono stati arrestati per furto aggravato in concorso e ricettazione delle due auto utilizzate e risultate rubate.  Saranno trattenuti nelle camere di sicurezza della Compagnia dei carabinieri aronese, per poi essere condotti davanti al Giudice di Verbania per il giudizio direttissimo.

L’intera refurtiva è stata recuperata e restituita all’avente diritto.

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