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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Insieme per decidere: al Broletto per "costruire" la nuova Novara

Nella giornata di ieri, sabato 11 maggio, i cittadini e gli amministratori si sono ritrovati insieme per una giornata di confronto sui temi chiave della vità della città

Cittadini, amministratori e stakeholders seduti insieme allo stesso tavolo per decidere del futuro della città di Novara.

Ieri, sabato 11 maggio, è andata in scena la seconda edizione di "Insieme per decidere", un confronto aperto che l'amministrazione Ballarè ha voluto riprorre ai novaresi per "costruire" insieme per il bilancio di previsione 2013 e mettere a punto una strategia comune di azione che dia una svolta alla città.

La giornata si è apera, al mattino presso la tensostruttura nel cortile del Broletto, con gli interventi del sindaco Andrea Ballarè, degli assessori, del rettore dell'Università del Piemonte Orientale Cesare Emanuel e delle autorità presenti.

Nella sua relazione, il rettore Emanuel ha parlato della relazione tra la cultura e l'economia, tra il sapere e il fare, quel fare che poi diventa innovare. "Il ruolo della cultura - ha detto Emanuel - è importante, soprattutto in questo momento economico. E' con il sapere, infatti, che si crea il cambiamento. Oggi, la filiera della scuola, dell'università, della ricerca e dell'innovazione deve essere un punto di riferimento obbligatorio: ciò di cui abbiamo bisogno ora è la regionalizzazione delle università, e non la loro riduzione. E' necessario migliorare l'offerta formativa degli atenei piemontesi, facendogli fare squadra, per migliorare così la connessione tra il sapere, il fare e l'innovazione".

Nel suo intervento, invece, il primo cittadino ha ricordato l'importanza del ritrovarsi insieme per confrontarsi sui temi che più interessano la città e sulle azioni da intraprendere per lavorare per il futuro di Novara e dei novaresi. "Oggi - ha detto Ballarè - viviamo in un momento di grande sfiducia dei cittadini nei confronti della politica; il compito di tutti noi deve essere quello di azzerare la distanza tra la politica e i cittadini e per poterlo fare occorre trovare spazi di confronto come quello di oggi (sabato 11 maggio, ndr). Perchè la politica deve ritornare ed essere al servizio del cittadino. E questo è il nostro obiettivo".

"Il bilancio preventivo 2013 - ha continuato Ballarè - si basa su una grande incertezza, dovuta anche alla situazione del Governo centrale. Il quadro, evidentemente, non è semplice; ma è nei momenti di crisi che si può andare oltre le difficoltà con coraggio, determinazione e fantasia. E l'idea di puntare sulla cultura per dare nuovo impulso all'economia della città sta funzionando. Noi pensiamo che si debba guardare al futuro, abbiamo il compito e la responsabilità di guardare avanti. Una giornata come quella di oggi (sabato 11 maggio, ndr) può essere un passaggio molto importante per quest'anno che verrà. Perchè non soltanto la politica dev'essere coraggiosa, ma anche tutti noi. E noi vogliamo essere una città che pensa positivo, che volta pagina, che affronta le difficoltà e che guarda al futuro. Io credo che Novara e i novaresi meritino la speranza di un domani migliore".

Insieme per Decidere 2013 - Le foto

Al termine delle relazioni del primo cittadino e del rettore dell'Università del Piemonte Orientale hanno preso la parola gli assessori comunali, ognuno dei quali ha illustrato, attraverso una parola chiave, ciò che si è fatto e ciò che si intende fare per i vari aspetti e le questioni che interessano la città e i cittadini.

Per l'assessore al Bilancio Giorgio Dulio la parola chiave è un punto interrogativo, poichè quello attuale è un momento di grande incertezza per il bilancio comunale. "L'incertezza è tanta - ha detto Dulio - e la sicurezza è solo quella che avremo meno risorse e meno entrate. Ma per riuscire ad andare avanti dobbiamo essere responsabili, realisti, e realisticamente ottimisti: dobbiamo avere il coraggio da fare delle scelte. Scelte che devono essere fatte attraverso un'azione condivisa, perchè dalla crisi non si esce da soli, ma lavorando insieme".

Per il vice sindaco Nicola Fonzo, invece, la parola chiave è rivoluzione, che è ciò che ci vuole nella relazione tra cittadini e amministrazione. "La rivoluzione - ha detto Fonzo - è fatta di tante cose: di un'amministrazione condivisa, di sussidiarietà, e di cittadinanza attiva".

L'assessore Sara Paladini ha invece parlato di casa, pensata come "un tema di tutti noi. La casa deve tornare ad essere un diritto sociale e di tutta la comunità. Ma si può fare di più soltanto trovando metodi nuovi per stare e progettare insieme".

Per l'assessore allo Sport Giovanni Agnesina la parola chiave è invece frontiera, quella nuova per lo sport della città: "L'obiettivo dei prossimi anni - ha detto Agnesina - saranno progetti praticabili ed economicamente sostenibili. Il futuro è fatto di autonomia e grande progettualità".

L'assessore all'Istruzione Margherita Patti si è quindi concentrata sulla parola dovere, il dovere di un'amministrazione di continuare a offrire gli stessi servizi legati all'istruzione pur con risorse sempre più limitate. "Abbiamo il dovere di guardare avanti - ha detto Patti - e di pensare al futuro. Dobbiamo trovare nuove idee per mantenere i servizi, ma dobbiamo farlo in rete".

Per Paola Turchelli, assessore alla Cultura, la parola chiave è trasformazione, quella trasformazione che permette ai beni culturali e alla sfera della conoscenza "di essere determinanti per la crescita economica e per l'innovazione" della città e del Paese.

Walk Ability (camminabilità), è invece il termine scelto dall'assessore all'Ambiente Giulio Rigotti. "Il nostro impegno - ha detto Rigotti - sarà rivolto verso politiche che permettano al cittadino di recuperare il luogo dove vive, in termini di sostenibilità, trasporto pubblico, qualità della vita. Vogliamo recuperare la pedonabilità degli spazi storici della città, vogliamo riqualificare gli spazi pubblici e il trasporto".

Per Augusto Ferrari, assessore alle Politiche sociali, la parola sui cui centrare il proprio agire amministrative è accoglienza. "Accoglienza - ha spiegato Ferrari - che non riguarda le persone che vengono da fuori, ma piuttosto quelle questioni che interessano le famiglie novaresi in difficoltà. Accogliere significa trovare spazi di accoglienza per coloro che non posso più permettersi di pagare l'affitto, costruire una rete civica di aiuto sociale, sperimentare forme nuove di intervento, promuovere politiche per promuovere l'autonomia delle persone che vivono situazioni di disagio e per evitare l'esclusione sociale".

Infine, la parola scelta dall'assessore all'Urbanistica Marco Bozzola è stata porta. "Per noi - ha detto Bozzola - il 2013 significherà aprire una porta, muoversi da una condizione ad un'altra, verso una città fatta di progetti".

E nel pomeriggio, nelle strutture di piazza della Repubblica, i cittadini hanno potuto partecipare ai workshop dedicati ai temi caldi, centrali per la vita della città: le trasformazioni urbanistiche, la casa, i parcheggi e la mobilità urbana, l'ambiente, la cultura, e la partecipazione attiva dei cittadini alla costruzione della città.

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