rotate-mobile
Cronaca Borgomanero

Borgomanero: gli studenti dell'Itis alla conferenza di "Safe Social Media"

L'incontro conclusivo del progetto si è svolto ieri, martedì 15 gennaio, a Torino. Il progetto è stato promosso da Davide.it e realizzato con la collaborazione del Comune di Borgomanero

Stili di vita digitali degli adolescenti, ruolo e responsabilità delle istituzioni scolastiche in materia di media education, la famiglia di fronte alle sfide educative sulle nuove tecnologie della comunicazione, problemi di legalità legati all'uso dei social media.

Sono queste le principali tematiche trattate nella conferenza tenutasi a Torino martedì 15 gennaio dal titolo "Violenza e nuove tecnologie: quale influenza sullo stile di vita dei giovani?" a cui hanno preso parte anche gli studenti dell'Itis "Leonardo Da Vinci" di Borgomanero.

L'incontro si è svolto in occasione della chiusura del progetto europeo "Safe Social Media - Stop violence on media", iniziativa di sensibilizzazione all'uso consapevole di Internet e dei social media rivolto a ragazzi, genitori ed educatori. Gli alunni dell'istituto sono stati ospitati insieme ai docenti Claudia Faccin e Stefano Maulini.

I ragazzi dell'Itis, infatti, nella primavera del 2012 hanno organizzato, in collaborazione con l'assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Borgomanero, una serata per genitori ed educatori dal titolo "Sai che cosa fa tuo figlio in Internet?" e alcune lezioni per gli alunni della scuola media di Borgomanero.

Il progetto, che è stato promosso nello scorso anno scolastico da Davide.it, aveva come obiettivo quello di diffondere la consapevolezza che Internet, oltre a essere uno strumento di condivisione delle conoscenze straordinario, può rivelarsi anche un luogo nel quale, muovendosi senza le dovute competenze e attenzioni, il rischio di fare "brutti incontri" è tutt'altro che remoto.

"I relatori che via via si sono succeduti durante l'incontro - comunicano dall'Istituto - hanno snocciolato dati che destano una certa preoccupazione, dimostrando quanta poca attenzione verso la privacy e la tutela della propria immagine abbiano i ragazzi e i loro genitori. Un invito è arrivato poi a questi ultimi nello stare più vicino ai propri figli, a dialogare con loro e guidarli nell'accesso alla rete. Non proibire, perché ciò stimola nei ragazzi la voglia di trasgressione, ma piuttosto consigliare, condividere e cercare di comprendere il punto di vista dei giovani".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Borgomanero: gli studenti dell'Itis alla conferenza di "Safe Social Media"

NovaraToday è in caricamento