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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

DeaPrinting, il punto di vista dei lavoratori alla mostra sulle carte geografiche

Il progetto culturale riaccende i riflettori sulla difficile situazione dei lavoratori delle ex Officine Grafiche. Lavoratori che sono stati direttamente coinvolti nell'allestimendo dell'esposizione

E' stata inaugurata oggi la mostra dedicata alla geografia e alla storia della cartografia, che è anche un po' la storia di Novara e dell'Istituto geografico De Agostini. Un progetto culturale che accende, inevitabilmente, i riflettori sulla difficile situazione dei lavoratori delle ex Officine Grafiche, prima, e DeaPrinting, poi. Lavoratori che sono stati direttamente coinvolti nell'allestimendo dell'esposizione, dove sarà presente un pannello informativo redatto dagli ex dipendenti e dai sindacati. Lavoratori che hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione della mostra per leggere un comunicato stampa e chiedere alla Provincia di attivarsi per poter trovare una soluzione. 

"La cartografia De Agostini - si legge nel comunicato stampa redatto da lavoratori e sindacati - che era un fior all'occhiello per la città di Novara, e per l'Italia, oggi non esiste più. I nostri genitori hanno lavorato per la De Agostini sin dalla metà del secolo scorso, trasmettendoci quel senso di appartenenza alla fabbrica, alla città di Novara e al territorio. Era una bella azienda, una vera eccellenza italiana. Ma allora perchè la DeaPrinting è stata prima 'venduta' e poi chiusa? Dov'è finita la responsabilità sociale delle famiglie Drago e Boroli? Forse gli atlanti, i libri e le grandi opere editoriali non rendevano come il gioco d'azzardo? Mentre tante aziende chiudono per crisi, i proprietari della De Agostini, famiglie Boroli e Drago, l'hanno venduta per investire altrove. Se il passato è anche patrimonio culturale, tanto da meritare una mostra sul tema, il presente è fatto di profitto, per loro, derivante dalla lottomatica, dai gratta e vinci e dai casinò di Las Vegas. Centoquattordici anni di storia buttati via senza un minimo di moralità e di umanità. Noi, con i nostri genitori, li abbiamo resi grandi, loro senza i propri ci hanno reso... disoccupati".

La cartografia DeaPrinting ha chiuso il 1° gennaio di quest'anno. Dal febbraio di quest'anno sono 138 i lavoratori in cassa integrazione straordinaria e, come conferma la sindacalista di Slc Cgil Stella Cepile, al momento non ci sono novità.

"L'azienda ha sospeso l'attività - ha spiegato Cipile - e le macchine sono state vendute. Intanto, l'udienza per il concordato, inizialmente programmata a novembre, è stata rinviata a febbraio dell'anno prossimo. La situazione è drammatica, sono pochissimi i lavoratori che hanno trovato una ricollocazione, ovviamente a tempo determinato. La maggior parte di loro, in media di età compresa tra i 40 e i 50 anni, sono in attesa di poter essere ricollocati. Ci auguriamo che questa mostra stimoli le istituzioni e riporti l'attenzione verso i lavoratori".
 

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