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Cronaca

LETTORI | Pirolisi, lettera a Sozzani per evitare l'impianto

Il documento è stato scritto da un lettore di NovaraToday.it, e ha già trovato risposta da parte del presidente della Provincia e del primo cittadino di Novara

Contro il progetto di un impianto di Pirolisi a Casalino, anche una lettera indirizzata da un cittadino novarese al presidente della Provincia di Novara Diego Sozzani.

Ad inviarci la lettera, un lettore di NovaraToday.it, Carlo Migliavacca, che ha già ricevuto risposta da Sozzani e dal sindaco di Novara, Andrea Ballarè. a cui aveva scritto in precedenza. Entrambi hanno confermato la volontà di volersi informare sull'impianto e di scendere in campo qualora vi siano seri rischi per l'ambiente e la salute dei novaresi.

"Presidente, mercoledì sera, a Cameriano, ho partecipato all’Incontro pubblico - organizzato dal Sindaco di Casalino - con la Italiana Energetica Tire, la quale ha inteso illustrare il loro progetto di realizzazione di un Impianto per la messa in riserva ed il recupero degli Pneumatici Fuori Uso (PFU) nel Comune di Casalino: ad Orfengo. Hanno illustrato esclusivamente quella parte che - secondo loro - è positiva, ma hanno tralasciato (volutamente, credo) di illustrare tutte le zone d’ombra che tale Impianto di Pirolisi andrà a creare. Hanno parlato di Impianti tecnologici innovativi, di obiettivi, di missione, portando ad esempio quelli costruiti in Giappone e in Germania, dimenticandosi che - purtroppo - qui siamo in Italia: nel senso negativo del termine; hanno presentato dei grafici comparativi - da loro stessi realizzati - che di veritiero hanno poco o nulla, in quanto hanno voluto farci credere che un Centro commerciale è più inquinante del loro Impianto. Sono certo che gli stessi grafici comparativi - se presentati dai Centri commerciali - ci dicono l’esatto opposto. Nella loro relazione ufficiale, poi, si legge che dal camino principale - assieme al vapore - usciranno biossido di azoto - monossido di  carbonio - acido cloridrico - acido fluoridrico - polveri e una serie di metalli pesanti (antimonio, cromo, manganese, rame, vanadio, cadmio, mercurio, tallio, arsenico, cobalto e nichel); in un anno ammontano a: 12,6 tonnellate di biossido di azoto (130 milligrammi per metro cubo come media giornaliera); 3,9 tonnellate di diossido di zolfo (40 milligrammi per metro cubo di media giornaliera); 2 tonnellate di monossido di carbonio (20 milligrammi al metro cubo di media giornaliera); 198 Kg di acido cloridrico; 95 Kg di acido fluoridrico; 7 Kg di metalli pesanti. Beh, mi si dimostri che i Centri commerciali arrivino a produrre tutto ciò! Altro che bloccare il traffico cittadino a causa dell’inquinamento atmosferico. A tutto questo si deve aggiungere proprio l’inquinamento atmosferico e ambientale per il traffico giornaliero di 90 camion e di 80 autovetture, ma sicuramente questi dati sono sottostimati - con un incremento del traffico non indifferente sulla Strada Regionale 11 (ex S.S. 11) Padana superiore. Preoccupa, inoltre, la motivazione da loro stessi espressa nella relazione - e confermatami durante l'incontro - per la scelta del luogo (Orfengo di Casalino) dove far nascere... un’altra Seveso o un’altra Ilva di Taranto: '[...] la qualità paesaggistica non appare di particolare pregio artistico o naturalistico. Il sito d’interesse (Orfengo, n.d.r.), pur essendo ancora adibito ad uso agricolo, si trova infatti compreso tra lo stabilimento Costa SpA, in corso di realizzazione, l’autostrada A26 e la SS11. Non sono presenti nell’area oggetto del presente progetto elementi territoriali da valorizzare, quali corsi d’acqua, appezzamenti boschivi, elementi architettonici caratteristici'. Signor Presidente, l’interpretazione di questa frase deve preoccupare notevolmente! Ma le persone che vivono attorno a questo 'Impianto pionieristico per l’Italia' non sono 'elementi da salvaguardare?'; oltre ad Orfengo e Casalino, ci sono insediamenti urbani limitrofi come Cameriano, Lumellogno, Pagliate, Casalgiate, Gionzana, Granozzo con Monticello, Borgovercelli, Vinzaglio, San Pietro Mosezzo, Biandrate, Recetto, la stessa Città di Novara, tutte le cascine sparse sul territorio e ancora altre località. I venti porteranno i fumi a chilometri di distanza, con tutte le conseguenze che ne deriveranno. Mi fa specie, oltretutto, che gli estensori della relazione considerino le nostre risaie un elemento di scarsa rilevanza, da poter sacrificare in modo irresponsabile. Come ho avuto modo di esternare pubblicamente in Assemblea - rivolgendomi al Sindaco di Casalino - mi domando il perché queste 'operazioni' vengano sempre e immancabilmente messe in atto, o perlomeno il tentativo, alla fine del secondo mandato dei Sindaci; certo il motivo lo sappiamo tutti: non c’è la possibilità del terzo mandato. Come ho già avuto modo di scrivere al Sindaco di Novara, dott. Andrea Ballarè, invitandolo ad attivarsi al problema esposto, altrettanto lo esterno a Lei: da parte mia, in collaborazione con altri cittadini, le posso garantire che un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica verrà presentato, al fine di permettere l’apertura di indagini atte ad evitare - ed eventualmente bloccare - che l’operazione in atto non sia l’ennesimo 'malaffare' imbastito dalla mafia o, perlomeno, non ci siano infiltrazioni mafiose, che in fatto di 'business rifiuti' è all’avanguardia. Presidente Sozzani, qui mi fermo perché ritengo di aver esposto - nel mio piccolo - il problema e le relative preoccupazioni. Con la presente sono a chiedere un responsabile interessamento al problema da parte dell’Amministrazione provinciale di Novara, al fine di salvaguardare la salute dei propri amministrati e “bloccare” una realizzazione che porterà solo danni al territorio".

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