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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro / Piazza Popolo

I poliziotti novaresi scendono in piazza, presidio davanti alla Questura

Questa mattina, martedì 23 ottobre, il personale della polizia di stato, della polizia penitenziaria e forestale con i vigili del fuoco aderente alle sigle sindacali Coisp e Siap ha manifestato davanti agli uffici del commissariato di piazza del Popolo

La polizia novarese scende in piazza per manifestare contro la politica dell'attuale Governo.

Questa mattina, martedì 23 ottobre, il personale della polizia di stato, della polizia penitenziaria e forestale, con i vigili del fuoco, aderente alle sigle sindacali Coisp e Siap, era presente davanti agli uffici della Questura con un presidio durante il quale sono stati distribuiti una serie di volantini, in cui viene spiegata la situazione lavorativa di poliziotti, militari e vigili del fuoco.

Obiettivo della manifestazione, è quello di protestare contro la riforma del sistema previdenziale proposta dal Ministro Fornero, che prevede un innalzamento dell'età media delle forze dell'ordine e delle forze armate, "costringendo - si legge in una nota stampa diffusa dalle segreterie sindacali - gli uomini e le donne in uniforme a fronteggiare ogni situazione di pericolosa emergenza ben oltre i 62 anni di età, con conseguenti gravi ricadute negative sull'operatività del servizio e quindi sulla sicurezza dei territori e dei cittadini".

Non solo, i poliziotti manifestano inoltre contro: la legge di stabilità 2013, con cui il Governo ha confermato il blocco del turn-over al 20% per il triennio 2012-2013 e al 50% per il 2015, con una riduzione degli organici di oltre 18mila unità per le forze di polizia e di circa 6mila per la sola polizia di stato; contro il mancato stanziamento delle necessarie risorse destinate al fondo perequativo per garantire la copertura al 100% dell'assegno una-tantum per gli anni 2012-2013; contro il mantenimento del blocco delle procedure contrattuali fino al 2014; contro la confermata ipotesi di soppressione delle Questure e delle Prefetture.

"Il risultato - conclude la nota - di avere poliziotti sempre più vecchi e meno sicurezza per i cittadini non è accettabile, così come non sono condivisibili le penalizzazioni che si vorrebbero applicare agli operatori di polizia che, a causa della specificità delle funzioni e del lavoro usurante, sono obbligati a lasciare il servizio, raggiunto il limite per la contribuzione massima per la pensione di anzianità".

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