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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Cinque arresti per bancarotta fraudolenta, buco da 13 milioni

L'operazione, denominata "Ghost Communications", è stata portata a termine dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Novara. Nel mirino delle Fiamme Gialle, diverse società che operavano nel settore della telefonia

Maxi bancarotta scoperta dalla Comapgnia della Guardia di Finanza di Novara.

Nel mirino delle Fiamme Gialle novaresi sono finite, partendo da un normale controllo fiscale, cinque persone che operavano nel settore della telefonia ed in pochi anni erano arrivate a gestire un business da oltre 100 milioni di euro all’anno, con società dislocate in Italia, Svizzera, e nell’est Europeo.

Un complesso intreccio di operazioni societarie aveva permesso di creare in pochi anni un enorme giro di denaro che si era interrotto improvvisamente con una rapida successione di fallimenti societari, lasciando i creditori con un pugno di mosche in mano. Oltre 13 milioni di euro di bancarotta fraudolenta sono stati così scoperti dai militari della Guardia di Finanza.

Un’operazione economica anomala, quella scoperta dalle Fiamme Gialle, relativa ad un affare immobiliare che sembrava essere non andato a buon fine, e che verosimilmente era finalizzata a nascondere una distrazione di denaro ai danni della società.

Sono stati così avviati una serie di approfondimenti che hanno portato alla nascita di un filone investigativo che ha prodotto i suoi primi frutti: "Con riferimento alle ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, sotto la direzione dei sostituti procuratori Luigi Orsi, Mauro Clerici e Sergio Spadaro - hanno spiegato gli uomini della Guardia di Finanza - si è giunti all’arresto di cinque soggetti coinvolti, a vario titolo, nel fallimento della Project Communications S.p.A. e della NGN Telecom S.p.A.".

Grazie anche alla collaborazione con le autorità elvetiche, i finanzieri sono riusciti a trarre in arresto, nello scorso mese di maggio, tutti i soggetti coinvolti nella frode: Alberto Pestoni, 46 anni di Milano, Daniela Bocconi, 37 anni di Milano, Carmine Ventrella, 52 anni di Magenta. L'ordinanza di custodia cautelare ha poi raggiunto, a giugno, Stefano Gozzi,  37 anni di Milano. L'ultimo a finire in manette è stato Marco Gozzi, 33 anni, estradato dalle autorità elvetiche nella mattinata del 19 settembre.

Per i primi quattro indagati è già stato disposto il rinvio a giudizio immediato per i reati di bancarotta, mentre le indagini proseguono ancora per le ipotesi di frode fiscale e per assicurare alla giustizia i proventi degli illeciti commessi.

 

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