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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Scoperto maxi giro di truffa: nei guai anche quattro novaresi

Le indagini si sono svolte tra il Piemonte e le Marche. I quattro sono stati scoperti grazie ad alcune indagini partite in seguito ad un'altra operazione che ha scoperto un'organizzazione che affittava false case al mare

Due imprenditrici, un agente di commercio e un dirigente di azienda (tutti novaresi) sono finiti nei guai per truffa: i quattro avevano infatti achitettato una raffinata truffa, fingendosi dipendenti di società satellite della Sorgenia Spa.

L'articolato imbroglio aveva permesso loro di redigere circa 3.700 nuovi contratti a carico di altrettanti ignari utenti residenti in Piemonte ed in Umbria, incassando indebitamente provvigioni per un importo di oltre 326mila euro.

I quattro sono stati scoperti grazie ad alcune indagini partite in seguito ad un'altra operazione, condotta dai carabinieri della provincia di Ancona, che ha portato allo smantellamento di un'organizzazione che affittava false case al mare. La banda era composta da specialisti in grado di falsificare inserzioni e contratti commerciali, ai danni di migliaia di ignari cittadini. Il sodalizio, costituito anche da "insospettabili incensurati", è stato smantellato grazie ad una brillante operazione dei milirari dell'Arma denominata "Tutto Truffa".

L’associazione criminale, che operava oltre che nelle Marche, anche in Piemonte, in Umbria e nel Lazio, era composta da nove persone: due di esse sono state sottoposte a fermo di polizia Giudiziaria, le altre sette, tra cui una cittadina albanese, sono state invece denunciate.

Dalle stesse indagini è così emerso che i nove truffatori avevano architettato un'ulteriore truffa, in concorso con i quattro novaresi. L'inchiesta è stata così estesa anche in Piemonte, ed in Umbria, ed è culminata in svariate perquisizioni domiciliari eseguite con la collaborazione dei militari della Stazione dei carabinieri di Oleggio.

A finire nei guai, quattro peronse, tutte incensurate: G.E., classeo 1979 residente ad Oleggio, imprenditrice; C.M, imprenditrice 45enne residente ad Oleggio; B.V., classe 1973, dirigente d'azienda residente a Orta San Giulio; M.R., 55enne agente di commercio residente ad Oleggio.

L’esito complessivo delle perquisizioni domiciliari ha consentito il sequestro di diversi computer, i-pad, telefoni cellulari e materiale
informatico, oltre che documenti altamente probanti, per un valore complessivo di 20mila euro circa.

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