Da mesi minacciavano una coppia novarese, marito e moglie, "colpevole" di aver acquistato all'asta la casa sbagliata. Nei giorni scorsi, tra la serata di lunedì 9 aprile e il pomeriggio di giovedì 12, sono stati arrestati dalla polizia. A finire in manette, quattro persone, tra cui l'ex proprietario della casa, accusate di estorsione continuata e violazione di domicilio.

L'operazione è stata eseguita dalla Squadra mobile della Questura di Novara, in collaborazione con il personale della Divisione polizia anticrimine, dopo una serie di indagini che hanno preso il via lo scorso 24 febbraio. In quella data, la polizia era intervenuta per sedare quella che sembrava essere una normale lite in strada, ma che si è poi rivelato essere uno degli ultimi episodi di minacce messo in atto dai quattro arrestati nei confronti dei due coniugi. Gli arrestati, uomini e donne, sono stati ristretti nei carceri di Novara e Vercelli.

La vicenda partita un anno fa

Secondo quanto ricostruito dalle indagini della Questura, tutto era iniziato nell'aprile del 2017, quando i due coniugi novaresi hanno partecipato ad un'asta immobiliare e si sono aggiudicati una porzione di un immobile, che era stato in precedenza pignorato ad una società fallita. L'immobile in questione, però, aveva suscitato anche l'interesse di chi ne occupava già l'altra parte, cioè i parenti dell'ex proprietario.

I primi segnali di allarme sono infatti arrivati quando la coppia, nel corso di un sopralluogo, è stata avvicinata dall’allora proprietario dell’immobile, che ha cercato di scoraggiarne l'acquisto. L'uomo però non si è arreso e ha continuato a perseguitare i coniugi anche dopo l'acquisto della casa: insieme ai suoi familiari, infatti, ha dato vita ad una serie minacce culminate con l’episodio del 24 febbraio dove gli agenti intervenuti hanno sequestrato anche un martello da muratore, verosimilmente utilizzato per minacciare i due coniugi novaresi.