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Cronaca

Morta in Turchia Julia Ituma, le compagne: "Siamo distrutte. Abbiamo perso una di noi"

In una nota ufficiale la società Igor Volley invita di nuovo al rispetto di un dolore immenso e fa anche alcune precisazioni

"Avremmo tanto voluto che Julia condividesse con noi il suo dolore, perché nella vita come nello sport qualsiasi ostacolo diventa più facile da superare se lo si affronta assieme, come una squadra. Non riusciamo a capacitarci dell’accaduto, non riusciamo a farcene una ragione: nulla ha mai anche solo lasciato presagire che una cosa del genere potesse accadere, altrimenti saremmo intervenute per tempo, sostenendoci come siamo abituate a fare ogni qualvolta qualcuna di noi si dovesse trovare in difficoltà. E’ scontato quanto vero dire oggi che siamo distrutte e che non c’è minuto in cui ognuna di noi non si chieda il perché di quanto accaduto o non ripensi a come le cose sarebbero potute andare diversamente, se solo si fosse confidata con noi. Siamo consapevoli che dovremo fare i conti per tutta la vita con questa tragedia, come siamo consapevoli che dovremo affrontare la mancanza di Julia ogni giorno. Chiediamo a tutti di rispettare il nostro stato d’animo: a Istanbul abbiamo perso una di noi, una ragazza giovanissima che condivideva con noi obiettivi, sogni, passioni. Non ci sono parole per descrivere quello che stiamo provando e non c’è nulla che possa lenire il nostro dolore, lo stesso che sta provando la sua famiglia e che stanno affrontando tutti coloro, ed erano tanti, che a Julia volevano bene. Vi chiediamo sostegno e supporto, vi chiediamo di starci vicini". È il messaggio che tramite una nota ufficiale della società Igor Volley hanno rilasciato in modo congiunto tutte le compagne di squadra di Julia Ituma, la pallavolista in forza alla formazione novarese trovata morta a Istanbul all'alba di giovedì 13 aprile. 

Le compagne di Julia sono rientrate il giorno stesso della tragedia con un volo diretto a Malpensa a metà pomeriggio. Niente allenamenti, niente testa alle partite, l'attività è al momento ferma, troppo grande il dolore che pervade l'intera società. 

"Quando quasi quarant’anni fa ho fondato Agil Volley l’ho fatto per offrire una opportunità alle ragazze in difficoltà, affinché attraverso i valori positivi dello sport potessero trovare o recuperare serenità e stabilità. Oggi ci sentiamo tutti impotenti e sconfitti, per non essere riusciti a intercettare il disagio di Julia e per non avere avuto la possibilità di intervenire in tempo. Siamo affranti per la perdita di una ragazza eccezionale, - ha dichiarato la presidente del club suor Giovanna Saporiti - siamo vicini alla famiglia e ai suoi cari e allo stesso modo chiedo a tutti di essere vicini a noi, perché a nostra volta siamo colpiti nel profondo. Le ragazze e lo staff sono ancora sotto shock per l’accaduto e oggi i nostri pensieri vanno anche a loro. Come società ci siamo subito attivati per offrire loro un supporto psicologico professionale. Faremo tutto il possibile per non far mancare loro qualsiasi tipo di aiuto necessario come non lo facciamo mancare a nessuna delle nostre ragazze, siano esse della prima squadra o del nostro settore giovanile. A tutte loro parleremo presto, invitandole ad aprirsi e a condividere con noi, affinché li si possa affrontare e risolvere assieme, qualsiasi tipo di disagio o malessere. Julia non si è aperta con noi e per noi rimarrà sempre il rammarico di non essere evidentemente riusciti a permeare quella barriera che evidentemente aveva innalzato, celando la sua fragilità dietro un’apparenza di ragazza forte, educata, solare, determinata. Una ragazza cui tutti volevano bene e che ci manca e ci mancherà ogni giorno".

"Attoniti, affranti, distrutti, - ha aggiunto il patron Igor Fabio Leonardi - non conosciamo, perché non ci ha mai dato minimamente modo di sospettarne l’esistenza, e probabilmente non conosceremo mai il disagio e il dolore che Julia si portava dentro, pesante fino al punto di diventare insostenibile. Sappiamo bene però cosa ci lascia questa tragedia ed è il senso di impotenza. Sono fortemente scosso e da padre provo un dolore profondo. Da quando ho iniziato l’avventura sportiva con la Igor Volley, ho sempre cercato di esprimere a tutte le ragazze e lo staff che si sono susseguiti negli anni, la mia vicinanza e ho sempre sottolineato l’importanza di aprirsi e non tenersi tutto dentro. Oggi mi sento di ribadire fortemente questo messaggio: essere fragili o incontrare difficoltà nella vita è normale, ma bisogna sempre avere speranza e trovare il modo di superare le avversità anche con l’aiuto di altre persone. Il mio ricordo di Julia è estremamente positivo. È stata con noi pochi mesi ma aveva saputo farsi ben volere rapidamente: era una ragazza buona, intelligente, educata e rispettosa. Siamo vicini alla sua famiglia e ci stringiamo attorno alle compagne e allo staff, chiamati ora a convivere con un dolore atroce e che forse solo in parte può essere comprensibile all’esterno. Cercheremo di onorare al meglio la memoria di Julia sul campo da pallavolo, la sua più grande passione".

La società ha tenuto inoltre a fare alcune precisazioni, "al fine di preservare e tutelare il proprio staff e le proprie atlete" come si legge: "Nessun messaggio di addio è stato inviato da Julia, in alcuna forma, a compagne di squadra, staff tecnico o dirigenza. Sono da considerarsi assolutamente false anche le indiscrezioni secondo cui persone terze, preoccupate per le condizioni di Julia, avrebbero contattato prima della tragedia alcune compagne di squadra affinché le stessero vicino".

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