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Cronaca Trecate

Controlli sui sacchetti per la spesa: due multe da 5mila euro a Trecate

Nel mirino della Forestale, due attività commerciali. Circa 30mila i sacchetti di plastica non conformi sequestrati

Diecimila euro di multe e circa 30mila sacchetti di plastica non conformi sequestrati. E' il bilancio dei controlli sulla corretta commercializzazione dei sacchetti per la spesa, effettuati dai militari della stazione carabinieri forestale di Borgolavezzaro e Carpignano Sesia lunedì 29 ottobre.

Due gli operatori commerciali del settore alimentare finiti nei guai, entrambi a Trecate, che utilizzavano nelle rispettive attività sacchetti di plastica non conformi rispetto a quanto previsto dalla legge. Per i fatti, sono state contestate le conseguenti violazioni amministrative ai due titolari delle due attività, con pagamento in misura ridotta 5mila euro per ciascuno. Tutti i sacchetti non conformi sono stati sequestrati e dovranno essere destinati a distruzione.

"Dal 13 agosto 2017 - spiegano dalla Forestale - è entrata in vigore la nuova normativa nazionale che prevede, a decorrere dal 1° gennaio 2018, il divieto di vendita e commercializzazione, da parte degli operatori commerciali, di sacchetti non biodegradabili e compostabili o, anche di plastica, ma non conformi alle previsioni di legge. Tale normativa è entrata in vigore in recepimento di una direttiva UE, la 2015/720, introdotta per avviare i paesi UE verso una virtuosa riduzione dell'utilizzo di borse di plastica. In linea generale, la nuova normativa incentiva l’utilizzo di sacchetti biodegradabili e compostabili. La vendita ed utilizzo dei sacchi di plastica viene limitato al solo caso di contenitori riutilizzabili, di spessore congruo al loro riuso, in maniera tale da limitare al massimo la dispersione in ambiente. Nella vendita di prodotti alimentari sfusi, poi, per ragioni di igiene è imposto l’impiego di soli sacchetti monouso, biodegradabili e compostabili. Inoltre, le nuove disposizioni di legge prevedono che tutte le tipologie di borse debbano riportare gli elementi identificativi del produttore, nonché diciture idonee ad attestare che le borse prodotte rientrino in una delle tipologie commercializzabili, e che le stesse non possano essere fornite gratuitamente".
 

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