Sansarella, chiesti i domiciliari. Si attende la decisione dei giudici
Nicola Sansarella ha confessato di aver ucciso e poi occultato il cadavere dell'amico Andrea Gennari. Ora il suo avvocato chiede che il reato sia derubricato da omicidio volontario a preterintenzionale
Andrea Gennari è morto il 15 dicembre in una baracca di via Scalise, a Santa Rita: della sua morte si è confessato colpevole l'amico di sempre, Nicola Sansarella.
Ora l'avvocato difensore di Sansarella, Stefano Allegra, chiede che i giudici del tribunale del Riesame derubrichino il reato. In sostanza si chiede che l'imputato sia accusato non più di omicidio volontario, ma preterintenzionale, che significa che "l'agente cagiona la morte della vittima come conseguenza di un'azione violenta".
Insomma, si tratterebbe di un reato "meno grave" (se così si può dire) e quindi, secondo l'avvocato difensore, il reo confesso avrebbe diritto agli arresti domiciliari.
Per ora Sansarella rimane nel carcere di Ivrea, in attesa della decisione dei giudici, che dovrebbe giungere nei prossimi giorni.