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Cronaca

"Operazione Patenti Truccate": nei guai quattordici pakistani

Sostenevano gli esami di teoria della patente con l'aiuto di una sofisticata tecnologia che li mettera in contatto con dei complici che gli passavano le domande assicurando così l'esito positivo della prova

Controlli a tappeto, da parte della Polstrada cittadina, allertata dalla direzione della motorizzazione durante la sessione di esami di teoria della patente.

Gli agenti della Polizia StradaleStradale Novara Est in collaborazione con gli uffici della polizia giudiziaria hanno scoperto a seguito di un blitz nella giornata di giovedì 25 luglio alcuni cittadini, originari del Pakistan e della Costa d'avorio, presentatisi all'esame di teoria della patente, negli uffici della motorizzazione civile, con un sofisticato impianto tecnologico che permetteva loro di farsi aiutare nella risposta ai quiz dell'esame scritto.

I cittadini di origine pakistana, non tutti residenti in provincia di Novara, avevano prrenotato il loro esame scritto presso la motorizzazione novarese. I 14 cittadini indagati - tra cui parte sosteneva l'esame scritto e parte erano ganci che aiutavano i candidati - sono stati fermati ed hanno confermato quanto a loro carico nella stessa giornata. Disponevano durante la sessione di un vero e proprio "kit tecnologico" furbescamente nascosto addosso sul corpo che permetteva loro di inviare, attraverso una telecamera nascosta, un auricolare Bluthoot e un cellulare di inviare al complice, ubicato in macchina o in altro luogo nei paraggi, l'immagine della scheda d'esame in modo tale da ricevere poi la risposta via auricolare. Particolare emerso: tutta l'attrezzatura era di uguale marca e riutilizzata più volte. Un numero identificativo sull'apparecchiatura faceva in modo di riconoscere il candidato e potergli dare supporto immediato

"L'organizzazione - spiegano gli agenti - era piuttosto articolata - e sicuramente pratica estesa anche in altre regioni. I controlli da parte nostra sono serratissimi e continueranno ad esserci: proprio nella giornata di ieri (1 agosto, n.d.r) abbiamo effettuato un altro blitz presso gli uffici della motorizzazione, in sede di esame, scoprendo che la pratica dei truffatori, questa volta di origine ivoriana si è arrchita di nuovi particolarI. Il modus operandi è cambiato: ora c'è anche l'aggravio della sostituzione di persona". Nella giornata di ieri - prosegue il commissario - sono stati quattro i cittadini ivoriani accusati di truffa e sostituzione di persona. Bisogna frenare questo fenomeno: chi passa l'esame così è un pericolo; saprà pure la meccanica della guida ma, non conosce le fondamentali regole del codice della strada e questo è rischioso per sè e per gli altri".

Come agivano?
Ognuno dei candidati aveva addosso un cellulare, una microtelecamera e un micro auricolare mentre i loro complici - tra cui fanno sapere - ci potrebbe essere un cittadino italiano, disponevano di un videoprotettore che rimandava le immagini della scheda facendo in modo di poter dare loro risposta alle domande.

Quanto veniva chiesto per sostenere l'esame in questo modo?
La truffa cosava ai candidati tra gli 800 e i 2500 euro, da quanto dichiarato dai candidati stessi

Quanti cittadini hanno sostenuto l'esame con questo metodo? Cosa ne sarà delle loro patenti?
Stiamo facendo delle indaggini a tappeto e continueremo a farle. Ci sono molti elementi che ci conducono a poter dire che diverse sono le patenti conseguite con questo metodo e che per costoro, una volta identificati, la patente sarà nulla. E' un'operazione di contrasto eseguita in tutta Italia, fenomeni simili si sono verificati anche a Torino, in Liguria, in Lombardia e in Emilia Romagna.

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