rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La città punto di riferimento per i "malati autoimmuni"

Novara si candida a diventare un punto di riferimento del settore grazie alle sue realtà già consolidate, chiamate oggi a raccogliere la sfida dell'innovazione intelligente

Lo aveva promesso prima che il sogno di diventare sindaco della città gaudenziana diventase realtà e pare che il progetto stia andando in porto: Andrea Ballarè, sindaco di Novara, ha sempre puntato sulla riqualificazione del quartiere Sant'Agabio partendo da un progetto importante per la salute di tutti i cittadini novaresi e non.

Un progetto, presentato nell'incubatore non tecnologico, nel pomeriggio di lunedì 21 luglio, che dà ancora ampio respiro e vita da protagonista nel panorama nazionale e internazionale alla sua Novara. "Il centro di eccellenza e di elevata specializzazione per imprese e progetti legati alle malattie autoimmuni si farà. Era ed è - spiega Ballarè - uno degli obiettivi che contavamo  e contiamo di raggiungere. Un milione e 400mila euro le risorse che la Regione, attraverso i fondi Par Fsc, mette a disposizione delle imprese piemontesi che vogliano realizzare progetti di  ricerca industriale e sviluppo sperimentale sulle malattie autoimmuni".

"A questa prospettiva - spiega Ballarè - è legata anche la scommessa di riqualifica di un'area, quella del quartiere Sant'Agabio, che, superando le difficoltà del passato può diventare uno degli scenari di sviluppo e rinnovamento della città nei prossimi anni, così come immaginato nel progetto #novara21".

"Sono onorata di esser presente alla presentazione di un progetto di ampio respiro e di così elevata importanza". Commenta così alla sua prima visita da assessore regionale alle attività produttive, Giuseppina De Santis, la partecipazione del suo assessorato al progetto. "Puntiamo a finanziare i progetti più qualificati che diano valore aggiunto alla ricerca industriale del settore. Questo bando rappresenta una sfida per quei territori dove esistono diverse realtà consolidate, punto di riferimento nazionale e internazionale da tempo che, oggi, sono chiamate ad un'importante verifica. Mi auguro, sia personalmente sia come rappresentante della Regione, di ricevere molti input e ci impegnamo a dare tutto il sostegno necessario. Confidiamo che i fondi a disposizione possano essere maggiori con la redistribuzione e programmazione dei nuovi fondi europei".

"E' questo un primo traguardo nello sforzo collettivo che l'Università del Piemonte Orientale - sottolinea il rettore Cesare Emmanuel - sta realizzando assieme alle altre istituzioni del territorio, nel tentativo di coagulare, attraverso l'incubatore d'impresa Enne3 le esperienze e le attività di ricerca sostenute e portate avanti dalla scuola di medicina in più di dieci anni della sua attività".

A chi è rivolto e cosa prevede il bando?
Il bando è rivolto alle imprese e agli organismi di ricerca presenti e attivi sull'intero territorio piemontese. I destinatari dei finanziamenti sono i raggruppamenti, anche temporanei, costituiti almeno da un'impresa e almeno un organismo di ricerca pubblico o privato. Sono considerate ammissibili le attività che abbiano un costo complessivo non inferiore a 400mila euro e una durata per la loro realizzazione non superiore a 36 mesi. I progetti devono essere conclusi entro la fine del 2017. Le proposte devono riguardare le patologie del sistema immunitario con particolare riferimento alle malattie autoimmuni o allergiche e ai seguenti specifici macro ambiti scientifici: caratterizzazione dei meccanismi fisiopatologici, sviluppo di nuovi approcci diagnostici, identificazione di nuovi bersagli farmacologici, sviluppo di nuovi approcci terapeutici. Il bando viene pubblicato giovedì 24 luglio.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La città punto di riferimento per i "malati autoimmuni"

NovaraToday è in caricamento