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Cronaca Sant'Agabio / Corso Trieste

Novara Nuoto 2000: "Ecco perchè non ci alleniamo allo Sporting"

La società sportiva novarese ha chiarito, in una conferenza organizzata allo Sporting Village, i motivi per i quali non si allena al palazzetto dello sport. La società chiede un'ulteriore revisione delle tariffe di utilizzo

"La Novara Nuoto 2000 è impossibilittata ad allenarsi allo Sporting Village a queste condizioni dettate dal Comune".

Inizia così la conferenza stampa chiarificatrice, che si è tenuta giovedì 7 febbraio, da parte della società sportiva Novara Nuoto 2000 che, dopo le vicessitudini contrattuali e le nuove tariffe di gesione dello Sporting Village, è costretta attualmente ad allenarsi, a condizioni migliori, nella vicina città di Trecate.

"Questa - chiarisce  subito Michele Bozzola, allenatore e membro del direttivo - non è una conferenza stampa volta alla polemica. Abbiamo ritenuto fosse giusto convocare questo incontro per mettere in luce in modo chiaro quali siano i problemi della nostra società anche in seguito a scelte, a senso unico, dell'amministrazione comunale. Vogliamo usufruire anche noi degli spazi dello Sporting, una struttura che ha in se grandi potenzialità, uno strumento con il quale si possono svolgere diverse attività a supporto dell'attività in vasca dei ragazzi".

Bozzola fa poi una panoramica di quelle che sono le tariffe attuali, per un singolo cittadino o per un'atleta, per allenarsi  nella struttura sorta nel quartiere di Sant' Agabio. "Sicuramente notiamo uno sforzo di riduzione nelle tariffe, che però sono ancora troppo alte anche rispetto alle condizioni di alcuni nostri atleti. Noi non chiediamo uno sforzo in più ai nostri atleti, da loro vogliamo un buon allenamento ma noi dobbiamo garantirgli ottimi spazi. Nei nostri confronti, l'amministrazione comunale -  continua Michele Bozzola - chiede di saldare l'affitto della piscina entro cinque giorni dall'impegno della stessa. Ogni mese, dunque, dovremmo saldare circa 774 euro entro 5 giorni dalla richiesta di affitto per l'allenamento dei nosti atleti. Attualmente - continua - solo una società, la "Sportiamo", usufruisce dello spazio Sporting per allenarsi alle stesse condizioni affittuarie dello scorso anno, almeno fino alla scadenza del contratto, cosa che accadrà il prossimo giugno".

Presente alla conferenza stampa, anche Andrea Di Girolamo, coopartecipante del progetto, istituito e presentato qualche anno fa dalla società di nuoto novarese al Comune, sulla "Fondazione per gli sport minori" che chiedeva all'amministrazione comunale garanzie anche per quegli sport poco noti, ma con un'ampia fucina di talenti "in erba". Progetto lasciato però cadere. "La struttura è di beneficio lo garantisco - dice Di Girolamo -  anche per altri sport che in questa struttura potenzierebbero l'allenamento fisico. E' davvero un peccato per tutti quelli che si impegano con passione e dedizione all'educazione sportiva e di vita, che dà lo sport ai giovani, lasciar cadere in disuso, o in un utilizzo non al 100% la struttura, una struttura che potrebbe essere anche un punto di incontro per grandi campioni, anche solo in allenamento".

Bozzola, in chiusura di conferenza, chiede "rispetto per le famiglie che ripongono fiducia in noi  per l'allenamento dei figli, per lo sport che hanno scelto loro di far praticare a discapito di altri, per gli allenatori - sottolinea Bozzola - che si dedicano totalmente ai ragazzi cercando di trasmettere la passione per uno sport che, in passato, ha dato tanto a tutti, anche a Novara stessa, portandola alla ribalta nazionale e internazionale anche grazie alla figura di un grande campione, Domenico Fioravanti, che oggi è uno dei consiglieri di NovaraNuoto2000 e forte sostenitore di progetti sportivi in favore dei giovani. Mi auguro  anche - chiosa Bozzola - che non si pensi di lucrare sulla figura di Domenico, dicendo che il grande campione è arrivato nel direttivo per merito di altre persone. Noi si va avanti grazie alla passione, alle quote annuali e mensili dei ragazzi, siano essi esordienti o agonistici, quote che non si può pensare di aumentare, per rispetto delle famiglie e del momento storico nel quale viviamo. Vogliamo chiarezza, ora più che mai, visto che la gestione è pubblica, una revisione delle tariffe porterebbe più vantaggi per tutti".

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