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Cronaca

Novara, la sera della protesta: oltre 500 persone in piazza contro l'ultimo Dpcm

Diversi rappresentanti delle varie categorie si sono radunate in piazza Martiri domenica 1 novembre

"Fateci lavorare". L'unica e fondamentale richiesta che aveva smosso i ristoratori giovedì 29 ottobre, la stessa che ha smosso il mondo della danza e degli sportivi sabato 31 ottobre, di nuovo quella che ha radunato ieri sera, domenica 1 novembre, in piazza Martiri, più di 500 persone per dire "No" alle restrizioni dell'ultimo Dpcm. 

Coronavirus, le foto della protesta in piazza Martiri

Gestori di locali, di palestre, sportivi, di negozi ritenuti non di fondamentale importanza: tante le categorie presenti per manifestare in modo pacifico. "Facciamo capire che possiamo cambiare le cose, sappiamo lavorare rispettando le regole", è stato detto. E tante le testimonianze raccontate: "Abbiamo responsabilità verso le nostre famiglie, abbiamo le utenze da pagare, il cibo da portare in tavola. Per garantire tutto questo dobbiamo lavorare in quelle attività che non sono considerate essenziali. Ci siamo adeguati, - ha detto una novarese, moglie e mamma e gestore di una palestra - abbiamo rivoluzionato le nostre strutture. Non è servito, per la seconda volta in pochi mesi abbiamo chiuso senza garanzie". Ha parlato anche un insegnante del Brera e libero professionista, rimasto a casa un mese con la famiglia causa Covid. Anche la moglie è libera professionista: "Siamo stanchi di sentirci racontare storie false. Stanno insultando la nostra intelligenza".

In piazza Martiri sono sventolate anche le bandiere tricolori dell'estrema destra, secondo quanto proposto da Forza Nuova. 

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