Treno "vietato" ai pendolari novaresi: il sindaco Ballarè chiede spiegazioni
La vicenda sollevata nei giorni scorsi da alcuni giornali locali, non lascia indifferente il Comune di Novara, che intende interrogare la Regione Piemonte per avere spiegazioni in merito all'accaduto
In questi giorni, alcune trstate giornalistiche locali hanno reso pubblica una situazione che riguarda centinaia di novaresi che si spostano ogni mattina verso Milano per raggiungere il loro posto di lavoro.
La vicenda è quella del treno Minuetto 10401 R, proveniente da Biella Chiavazza e diretto a Milano Porta Garibaldi, che fa tappa a Novara ogni giorno alle ore 7,29. Treno che avrebbe scatenato una vibrante protesta dei pendolari novaresi, ai quali è stata inibita la possibilità di salire sul convoglio.
"Sono rimasto allibito - ha commentato il sindaco di Novara Andrea Ballarè in merito alla vicenda - nel leggere che il divieto deriva dal fatto che la Regione Piemonte, dopo le forti pressioni della Provincia di Biella, ha concordato con Trenitalia l’attivazione di questo treno versando la cospicua somma di 875mila euro all’anno, ma considerandolo una sorta di carrozza privata riservata ai viaggiatori biellesi".
"Non voglio credere - ha aggiunto il sindaco - che la Regione possa pensare che sia normale dare corpo a questo privilegio incomprensibile. I pendolari di Novara non possono essere considerati viaggiatori di serie B rispetto ai pendolari biellesi. Tanto più che, sempre stando agli articoli comparsi in questi giorni, non sembra che sussistano problemi legati al servizio, se è vero che a Novara il treno sostanzialmente si svuota, e potrebbe accogliere numerosi viaggiatori diretti a Milano".
"Per approfondire questa situazione - ha concluso il primo cittadino - ho già chiesto un incontro con i comitati dei pendolari novaresi dai quali voglio avere informazioni di prima mano. E subito dopo chiederò spiegazioni all’assessore regionale ai trasporti. Restano l’amarezza per una situazione che crea ulteriori disagi ai lavoratori pendolari della nostra città, e la sorpresa per l’atteggiamento della Regione. Voglio fare da subito, quindi un appello al novarese presidente Cota: metta mano a questa situazione assurda, magari lasciandosi interrogare dal fatto che persino lui, se volesse andare da Novara a Milano con il 10401R, non potrebbe farlo. Anche se per quel treno la giunta da lui guidata spende quasi 7mila euro all’anno per ciascuno dei 130 viaggiatori che lo utilizzano. Tutti rigorosamente targati Biella".
