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Cronaca

San Gaudenzio, ecco chi sono i novaresi dell'anno 2018

Francesco Pia, Suor Giovanna Saporiti, Corrado Beldì e Riccardo Cigolotti riceveranno il premio

Un primario, la presidentessa di una squadra di pallavolo e gli organizzatori di un festival musicale: sono questi i novaresi dell'anno 2018.

Questa mattina il sindaco Alessandro Canelli ha reso noti i nomi dei vincitori del premio che viene consegnato annualmente, in occasione della festività di San Gaudenzio, a tre cittadini che si sono prodigati per la città e hanno portato il nome di Novara ad essere sempre più prestigioso. A vincerlo sono stati il primario emerito Francesco Pia, responsabile fino a pochi mesi fa del reparto di otorinolaringoiatria dell'ospedale Maggiore di Novara, suor Giovanna Saporiti, presidentessa dell'AgilVolley, società che oltre ad aver vinto lo scudetto nel 2017 si è sempre prodigata per lo sport giovanile, e Corrado Beldì e Riccardo Cigolotti, organizzatori del NovaraJazz, un importante festival che porta in città musicisti da tutto il mondo.

Scopriamo insieme che sono.

FRANCESCO PIA

Nato nel 1946 ad Asti, il professor Francesco Pia, che si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1971 all’Università di Torino, è arrivato a Novara durante l’anno accademico 1987-1988 per dirigere la Divisione universitaria di Otorinolaringoiatria dell’Università degli Studi di Torino, polo di Novara. Dall’anno successivo è divenuto Direttore della Clinica Otorinolaringoiatrica della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Novara dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale. Dal 1997 al 2005 è stato quindi Direttore del Dipartimento di Chirurgia testa e collo (Dipartimento misto  universitario-ospedaliero), incarico nuovamente assunto nel 2008, e dall’anno accademico 1998-1999 è stato Direttore della Scuola di Specializzazione in Otorinolaringoiatria della Facoltà  di  Medicina e Chirurgia di Novara dell’Upo. All’interno dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, dalla quale si è pensionato nel 2017, il professor Pia, autore di numerose pubblicazioni specialistiche su importanti riviste mediche internazionali, ha svolto importanti ricerche nel campo dell’oncologia cervico-facciale, introducendo inoltre la chirurgia endoscopica laringea laser CO2.

Sposato e padre di due figli, è stato insignito dalla Direzione dell’Aou del titolo di Primario Emerito “per l'impegno sempre profuso con eccellenti risultati nell'attività assistenziale scientifica e per il prestigio arrecato all'ospedale di Novara”.

SUOR GIOVANNA SAPORITI

Nata a Trecate nel 1958, all’età di vent’anni è entrata a far parte della comunità delle Sorelle Ministre della Carità di San Vincenzo de Paoli e pochi anni dopo, tra il 1983 e il 1984 ha dato vita, assieme a un’altra consorella, Marilena Bertini, a un centro di aggregazione per giovani e a una società sportiva, l’Agil Volley, il cui acronimo sta per Amicizia, Gioia, Impegno e Lealtà. Sono i valori cardine della neonata realtà sportiva che, nata per offrire un’alternativa positiva a ragazze in difficoltà, è cresciuta negli anni sia in termini infrastrutturali (con la realizzazione di un vero e proprio centro sportivo) sia in termini sportivi, con l’approdo ai campionati federali e la creazione dei corsi di avviamento alla pallavolo. Nel 1998 l’Agil Volley ha riportato, dopo dieci anni di assenza, il Piemonte nella serie A2 di volley femminile e nel 2001 ha conquistato la promozione in serie A1, vincendo anche la Coppa Italia di serie A2.

Con la serie A1 è arrivato il trasferimento da Trecate a Novara della sede di gioco e nei due anni successivi Agil Volley ha giocato altrettante finali Scudetto vincendo anche la Coppa CEV (terzo trofeo Europeo). Nel 2003 suor Giovanna e la sua Agil Volley hanno ceduto il titolo sportivo per dedicarsi in modo privilegiato ai campionati giovanili con l’obiettivo di proporre il modello di uno sport sano e pulito in cui competizione e valori etici e umani possano convivere al meglio. Poco alla volta ha compiuto una nuova “scalata” sportiva, arrivando in B1 nel 2012 anno in cui la nascita del sodalizio con il consorzio di sponsor guidato da Igor Gorgonzola ha portato all’acquisizione del titolo di serie A2. Nell’anno successivo Agil Volley ha vinto il campionato, riportando Novara in A1 e iniziando un cammino fatto di successi: nel 2015 è arrivata la Coppa Italia, nel 2017 il primo storico Scudetto del volley femminile piemontese e pochi mesi dopo anche la Supercoppa Italiana. La crescita del club e del suo modello speciale di sport è attestata anche dal progetto Volley Sinergy: un consorzio di team che si occupano di pallavolo di base di cui Agil Volley è capofila e in cui vengono condivisi, assieme ai valori sportivi anche quelli umani, fondanti del club. In tutto oggi vengono coinvolti oltre mille tesserati.

CORRADO BELDÍ E RICCARDO CIGOLOTTI

Corrado Beldì (nato a Novara nel 1973 e laureato in Economia) e Riccardo Cigolotti  (nato a Novara nel 1977 e laureato in Architettura) hanno fondato insieme l’associazione culturale Rest-Art, della quale sono rispettivamente presidente e vicepresidente.

Il loro sodalizio artistico-professionale, avviato dopo esperienze lavorative legate al rispettivo titolo di studio, si poggia soprattutto su due particolari esperienze: dal 2004, infatti, sono i curatori dell’evento “NovaraJazz Festival” e dal 2012 dell’”Aperitivo in… Jazz” organizzato in collaborazione con il Teatro Coccia, che sono divenuti negli anni importanti eventi di riferimento per la musica jazzistica oltre che occasioni di promozione territoriale, facendo in poco tempo assurgere Novara nel panorama di questo genere musicale nazionale e internazionale.

Sempre molto attenti e curiosi rispetto alle sperimentazioni e alle avanguardie del jazz e cultori del classico, Beldì e Cigolotti (sposato e papà di due bambine) collaborano con diverse testate di settore ed etichette discografiche e mantengono un forte legame con la propria città, nella quale promuovono con grande fantasia progetti legati a luoghi particolari (Beldì è tra i fondatori del Comitato d’Amore per Casa Bossi) e caratterizzati anche da risvolti sociali, come la recentissima “Orchestra di periferia”.

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