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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sm.Art - Small Art: a Novara nasce l'incubatore non tecnologico

L'iniziativa è stata presentata oggi, venerdì 21 settembre, a Palazzo Natta. Il progetto è stato ideato dall'assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Novara, di concerto con la Fondazione Novara Sviluppo

Sostenere l’innovazione creativa del territorio novarese, rivolgendosi in particolare ai giovani che stanno avviando un’attività, per far emergere le più interessanti realtà locali caratterizzate da un approccio innovativo e creativo, anche nei settori delle filiere produttive locali tradizionali.

E' stato presentato oggi, venerdì 21 settembre, a Palazzo Natta Sm.Art, contrazione di small art, ovvero l’Incubatore non tecnologico voluto  dall’assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Novara, di concerto con la Fondazione Novara Sviluppo e in collaborazione, sotto il patrocinio del Ministero della Gioventù, con la Regione Piemonte, la Cooperativa Vedogiovane, Finis Terrae e Unika Solutions. Affiancherà il progetto anche la Fondazione Mike Bongiorno, da sempre legata alle iniziative a carattere sociale, rivolte a giovanissimi, giovani e anziani.

"Sempre più cresce la Fondazione Novara Sviluppo - ha commentato il presidente della Provincia Diego Sozzani  - sempre più si riempie di imprese e sempre più diventa motore di azioni volte alla promozione non meramente accademica, bensì pratica, legate al mondo dell’imprenditoria a più livelli. Quello di Sm.Art è un nuovo fondamentale tassello nell’ottica del sostegno ai nostri giovani e al nostro territorio: un aiuto concreto a chi chiede a gran voce non regali, ma semplicemente una guida per muoversi nel mondo del lavoro".

Sm.Art offrirà spazi, contributi, consulenze, formazione, tutorship e altri servizi ai creativi. Un punto di forza sarà la sperimentazione di un approccio più attivo e meno formalizzato da parte delle istituzioni coinvolte verso i giovani neo imprenditori, con azioni di animazione territoriale e di comunicazione 2.0 ad hoc. Il progetto sarà localizzato su tre sedi, nelle tre città poli territoriali del territorio novarese: Novara, Arona e Borgomanero.

"Scegliere di operare su questi poli significa avvicinarsi ai destinatari delle azioni di incubazione - ha dichiarato il presidente di Fondazione Novara Sviluppo Maurizio Grifoni - sia attivandone l’interesse con azioni di prossimità sia evitando che esso si disperda a causa del rimando ad altre strutture di altri territori. L’esperienza insegna inoltre come una precisa collocazione all’interno della comunità territoriale sia indispensabile per creare  quell’insieme di attivazione di contatti formali e informali, riconoscibilità, sviluppo di fiducia con possibili partner, clienti e fornitori che risulta essenziale per far nascere, maturare e sviluppare un’impresa giovane".

"Stiamo spingendo per creare un gruppo di lavoro per selezionare idee - ha aggiunto l’assessore alle Politiche Giovanili Alessandro Canelli -, il target principale di riferimento di questo progetto è quello di giovani, uomini e donne, principalmente tra i 20 ed i 30 anni, dotati di competenze tecniche/specifiche rispetto all’oggetto, persone molto appassionate ai contenuti del loro lavoro, guidate da un piacere/desiderio di fare un lavoro sentito come motivante, per il quale ci si è impegnati molto e si è disposti ancora a farlo. Un target con alte motivazioni, che 'non conta le ore di lavoro', che spesso sono anche di sera e nei weekend. Giovani che hanno attitudine a lavorare in gruppo, a cooperare, conoscono le lingue, viaggiano low cost, gente a cui piace la musica e la scaricano sul web, che utilizzano per comunicare e condividere".

"Con il Piano Giovani - ha sottolineato l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Piemonte Massimo Giordano - abbiamo reso disponibili  risorse a sostegno di idee forti. I giovani non cercano solo il posto fisso, ma soprattutto opportunità, cercano la possibilità di dare le gambe alle proprie idee. Per questo abbiamo sposato dieci progetti e li stiamo portando avanti con l’obbiettivo di trasformare idee di impresa in impresa e lavoro sul nostro territorio".

Il costo complessivo del progetto è di 75mila euro, per 50mila finanziato dal Piano Giovani della Regione Piemonte, con un ulteriore cofinanziamento provieniente dall’iniziativa dell’Unione Province Italiane nell’ambito del progetto AzioneProvinceGiovani, mentre il restante è a carico dell’assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Novara.

"Siamo molto legati al territorio novarese - ha spiegato Nicolò Buongiorno, vice presidente della Fondazione Buongiorno - e l’idea di poter partire di qui con un progetto di questo genere ci fa sicuramente molto piacere. C’è grande attenzione a livello nazionale verso questa iniziativa e verso il tipo di approccio con il quale il progetto è stato predisposto. Non a caso la Fondazione troverà spazio all’interno della Fondazione Novara Sviluppo, e non a caso in quest’ambito proprio a Borgomanero sorgerà la prima Casa Allegria, che a sua volta mira a creare spazi per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro dove confrontarsi con i propri coetanei, avvicinarsi all’arte, alla cultura, ai media e al volontariato".

I settori in cui l’incubatore opera sono quelli non tecnologici, quindi settori leggeri e a basso contenuto high tech, quelli che localmente offrono occasioni di lavoro a microimprese giovanili. Si tratta di quegli ambiti scartati oggi dalle grandi imprese perché a loro non convenienti. Soprattutto in tempi di crisi, dove le spinte a ricollocarsi, ad essere imprenditivi, a spostarsi dal lavoro dipendente a quello 'intraprendente' possono essere più forti, le opportunità sono paradossalmente maggiori.

Queste, in sintesi, le azioni di Sm.Art:
- ospitare nuove start up negli spazi delle sedi dell’Incubatore non Tecnologico di Novara, Borgomanero ed Arona;
- entrare in contatto con il mondo delle nuove professioni creative sul territorio per individuarne le realtà più interessanti e perciò più meritevoli di attenzione;
- sostenere economicamente lo start up d’impresa con contributo a fondo perduto;
- mettere in contatto le realtà pubbliche e private che offrono sul territorio servizi per il settore della creatività e rendere disponibile un mix di  opportunità per le migliori imprese creative;
- rendere maggiormente consapevoli i giovani creativi di tali opportunità e costruire un canale preferenziale perché ne possano beneficiare;
- rendere disponibile uno spazio in cui collocare la nuova impresa, offrendo affitto, servizi amministrativi e consulenze di marketing, banda larga, strumentazioni tecniche condivise ad un prezzo politico.

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