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Cronaca

Ricercatrice novarese uccisa in Kenya, il cordoglio del Vescovo

In una lettera inviata al prof. Alessandro Carriero e a tutta l'azienda ospedaliero-universitaria novarse Monsignor Brambilla ha scritto: "Rita lavorava per creare e dare amore, fiducia e speranza a tante persone"

In una lettera inviata al prof. Alessandro Carriero e a tutta l'azienda ospedaliero-universitaria "Maggiore della Carità", il vescovo di Novara Monsignor Franco Giulio Brambilla ha voluto esprimere il suo personale cordoglio e quello di tutta la Diocesi per la morte della dottoressa Rita Fossaceca, uccisa durante una rapina in Kenya.

"Mi unisco al vostro dolore per la scomparsa della carissima dottoressa Rita Fossaceca - ha scritto il Vescovo - uccisa in Kenya nel corso di un evento drammatico. Alla violenza disumana, che fa breccia improvvisamente nelle nostre vite e colpisce al cuore i nostri affetti più cari, allo sconforto e al dolore che ne segue, prego perché prevalga, per quanto difficile, la speranza. E, con essa, il desiderio di bene che è in ciascuno di noi".

"Come Vescovo e Pastore di questa comunità diocesana - ha aggiunto Monsignor Brambilla - vi esprimo non solo il mio personale  cordoglio per la scomparsa di Rita, ma anche quello dell'intera comunità, tenendo vivo il suo esempio di donna  e di cristiana. In un luogo martoriato, com'è il continente africano, Rita lavorava per creare e dare amore, fiducia e speranza a tante persone, soprattutto, a quei bimbi dell’ orfanotrofio di Mijomboni, per i quali l’esistenza sembrava già segnata, ma a cui l'indimenticabile  Rita invece ha donato tutta se stessa".

"Per questo prego con voi, con la sua famiglia, con i feriti dell’evento tragico - ha concluso il Vescovo - non disperdiamo questo patrimonio che Rita ci lascia e che brilla oggi più che mai negli occhi di quei bimbi kenyoti per i quali si è spesa con tutta se stessa".

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