rotate-mobile
Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Orta San Giulio

Orta San Giulio: una petizione per salvare l'isoletta sul lago

La sezione di Novara di Italia Nostra e l'associazione Ernesto Ragazzoni lanciano un appello in difesa dell'isola, su cui è prevista la costruzione di un ponte in ferro, a scavalco dell'unica via che la percorre

Una raccolta firme per impedire la costruzione di un ponte di ferro sull'isola di San Giulio.

L'iniziativa è stata lanciata dalla sezione di Novara di Italia Nostra e dall'associazione Ernesto Ragazzoni, che hanno dato il via ad una petizione per salvare l'isolotto al centro del Lago d'Orta e impedire che al suo interno venga realizzato un ponte di ferro.

La petizione è  indirizzata  al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Novara, Alessandria e Vco e al sindaco del Comune di Orta San Giulio Cesare Natale.

Con l'iniziativa, le due associazioni vogliono evitare che sull'isolotto, che ospita le monache benedettine di clausura, venga realizzato un ponte a scavalco dell'unica via presente sull'isola, che, girando all'intorno, lascia al centro l'edificio neoclassico dell'ex Seminario che ospita le benedettine e verso l'esterno la basilica romanica di San Giulio e una cintura di case d’impianto medievale e di ville sette-ottocentesche con darsene e giardini a lago.

Secondo quanto comunicato dalle due associazioni, il ponte avrebbe avuto il consenso dell'amministrazione comunale e sarebbe stato autorizzato "pro tempore" dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Novara. Il progetto servirebbe a collegare l'ex Seminario con nuove pertinenze abbaziali, attraverso una casa medievale situata sul lato opposto della strada. La struttura, in travi di ferro, sarà formata da un pianerottolo innestato sulla facciata del monastero, da una scala che scenderebbe alla quota della casa medievale e infine da una passerella a scavalco della via della Basilica.

"La macchina - spiegano le due associazioni - avrà uno sviluppo complessivo di dieci metri e costituirà un’intrusione dissonante nel delicato contesto storico, urbanistico e architettonico dell’ambiente isolano, oltre che un’irrimediabile deturpazione sia dell’ex Seminario sia dell’opposta casetta medievale, dove una finestrella sarà sfondata e trasformata in porta".

Le associazioni promotrici della petizione propongono anche un progetto alternativo: quello di costruire un collegamento sottostrada, che sembrerebbe più adatto di una passerella scoperta, così da garantire riservatezza al transito delle monache di clausura, più semplice da realizzare e meno costoso, per nulla invasivo e realizzabile senza interagire con i sottoservizi e i resti archeologici sotterranei.

Del sottopassaggio è già stato divulgato un progetto di massima, con tanto di computo metrico estimativo dei costi.

 

 




 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Orta San Giulio: una petizione per salvare l'isoletta sul lago

NovaraToday è in caricamento