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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Sant'Andrea / Corso della Vittoria, 23

"Ci vogliono chiudere per prevenire gli schiamazzi: non ci stiamo"

A sfogarsi su NovaraToday.it è Valeria Calamela, titolare della Panetteria "Al forno della zia" che qualche giorno fa si è vista recapitare un'ordinanza restrittiva che limita l'orario di apertura del forno

"Questa istanza restrittiva non è giusta per noi. Siamo una panetteria, vendiamo pane tutta la notte: serviamo gente per bene. Diamo ristoro a chi lavora di notte. Perchè farci chiudere a mezzanotte?".

Questo è lo sfogo di Valeria Calamela, titolare dell'esercizio, della sua famiglia, e dei suoi dipendenti che insieme a lei mandano avanti il negozio. Una panetteria molto conosciuta nella zona: "Al Forno della Zia". Il suo esercizio, sito in corso della Vittoria, è l'unico in città che tiene aperto tutte le notti. Un'esercizio commerciale ad orario continuato che serve clienti non solo di giorno, ma anche di notte: dal professionista, ai volontari del soccorso, agli autisti, ai ragazzi che vogliono godersi una serata.

"Ci hanno avvertito solo a due giorni dall'inizio dell'ordinanza, anzi il giorno prima dato che dapprima abbiamo trovato un cavillo. Lo scorso venerdì è arrivata l'ordinanza e sabato è partita. Pochissimo tempo per organizzarci e sabato scorso, primo giorno dell'inizio della restrizione - spiega la titolare - se ho fatturato 2,80 euro è stato tanto. Non ho nemmeno coperto le spese della luce".

"Vengano a vedere la situazione - dice una delle dipendenti -. Qui lavora gente per bene. Siamo una panetteria e offriamo un servizio alla città. Di giorno spesso siamo un punto di riferimento e prestiamo soccorso anche a chi passa e si sente poco bene. Il nuovo orario porterà a ridimensionare la produzione e questo potrebbe ripercuotersi anche su noi dipendenti. Se non possono retribuirci, se ci lasciano a casa, dove andiamo noi? Chi ci da lavoro a questa età?".

"Il problema è  che il mio esercizio è anche rivenditore di birra? - si chiede la titolare -. Benissimo, tolgo la vendita di alcolici. Ma siamo solo una panetteria. Attorno al nostro esercizio non si radunano persone che schiamazzano e urlano. Perchè al di là della strada l'ordinanza non è arrivata?Lì siche ci sono esercizi che radunano persone che chiacchierano tutta la sera. E poi gli schiamazzi non ci sono d'inverno, l'ordinanza vale per il solo periodo estivo? E nelle altre zone della città?".

Una situazione che sta mettendo in ginocchio i titolari dell'esercizio: una famiglia che già combatte, come tanti, con prove inflitte dalla vita. "Mio marito - spiega la titolare - è invalido. Dell'attività me ne occupo io assieme ai miei familiari. Una delle nostre dipendenti, la nostra fidata Dorotea, ci dà una grossa mano durante tutta la giornata. L'ordinanza di chiusura alle 23 in settimana e mezzanotte e mezza al sabato sta mettendo in ginocchio tutti noi. Sin da subito abbiamo dovuto ridimensionare la produzione. I problemi non sono attorno alla mia panetteria, sono altrove. La zona stazione è al di là del cavalcavia: perchè la restrizione ha colpito anche il mio esercizio?. Se ci costringeranno a chiudere ci appelleremo al sindaco. Il primo cittadino venga a vedere davvero come è la situazione".

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