Via dal locale perchè con un cane, ma è tutto un malinteso
L'episodio è avvenuto qualche sera fa nel ristorante pizzeria "La Piazzatta" di Pella. Gli amici, tra i quali un ragazzo non vedente accompagnato dal proprio cane guida, sono stati allontanati dalla struttura
Allontanati dalla pizzeria perchè in compagnia di un cane. Questo quanto successo in una nota pizzeria in centro paese a Pella.
"Nei giorni scorsi - raccontano i protagonisti dell'esperienza - ci siamo recati per passare una serata in compagnia in una nota pizzeria di Pella. Alla vista del cane con il quale si accompagnava uno di noi, poichè cieco, la cameriera ha opposto resistenza per un divieto che le era stato dato dall'alto, dal proprietario stesso del locale".
La situazione è degenerata e i ragazzi non hanno di certo concluso la serata nel modo sperato. Il diverbio è stato poi mediato nei giorni a seguire dall'intervento dell'avvocato difensore dai ragazzi, Filippo Fulgosi, il quale nei giorni scorsi ha incontrato i proprietari del locale e chiarito quanto successo.
Il caso ha avuto un clamore mediatico: una dei ragazzi coinvolti, infatti, per sensibilizzare l'opinione pubblica e far sì che fatti incresciosi di questo genere non accadano più ha raccontato il fatto sulla sua pagina Facebook. Fatto che ha generato non pochi commenti da parte degli utenti del social network: tra questi, diversi si sono scagliati contro il gestore del locale, fomentando non poche polemiche.
"Il proprietario - chiarisce l'avvocato - ha dato il veto di far entrare clienti con il cane poichè, a seguito di un trauma passato, ha un'estrema paura degli amici a quattro zampe. La cameriera, nell'avvertire il proprietario della presenza del cane con i ragazzi, ha omesso, che il cane in questione era un cane guida quindi innocuo e ammaestrato. Il proprietario ha chiesto scusa e organizza in segno di risarcimento morale, nella giornata di sabato 2 novembre, una cena a fondo benefico il cui ricavato sarà devoluto ad un'associazione di volontariato che si occupa dell'addestramento di cani non vedenti. L'avvocato precisa infine - che in questo caso - i social sono stati un canale di risonanza positivo anche se alcuni commenti in merito all'episodio, potevano essere fatti in toni minori e dietro una conoscenza maggiore dei fatti".
