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Cronaca

La polizia novarese chiede più sicurezza sui luoghi di lavoro

Ad annunciarlo è il segretario generale del sindacato Coisp, che denuncia l'inesistenza delle fondamentali norme di sicurezza in alcuni locali che ospitano la polizia di stato a Novara

La polizia novarese ha paura, e chiede maggior sicurezza.

E' questa la dichiarazione che arriva dal segretario generale provinciale del sindacato Coisp Alessio Notatore, che denuncia l’inesistenza delle fondamentali norme di sicurezza sui luoghi di lavoro in alcuni locali che ospitano la Polizia di Stato a Novara.

Nello specifico, il sindacato parla di tutti gli uffici presenti nella "Torretta", la parte più alta dello storico palazzo che ospita la Questura di Novara, arrivando agli otto piani di altezza.

"Questa situazione - ha dichiarato Notatore - è stata maggiormente amplificata nei giorni delle forti scosse di terremoto con epicentro in Emilia, avvertite sin nel nostro territorio. Nello specifico parliamo della Torretta, questi locali ospitano molti uffici, ove vi lavorano ogni giorno circa 20 persone, tra questi uffici vi sono anche il centralino e la nostra sala radio. Capiamo tutte le difficoltà di intervento sulla struttura, e non è su questo che vogliamo focalizzare il discorso, visto il momento socio economico intendiamo prima di tutto salvaguardare i lavoratori che a tutte le ore del giorno, compresi i festivi, prestano lì servizio. Da quando quelle forti scosse hanno fatto ondeggiare vistosamente la torretta, i nostri colleghi lavorano con la paura di fare la fine del topo in gabbia. Basti pensare che questi uffici sono privi di un uscita secondarie d’emergenza, l’unica soluzione sarebbe quella di buttarsi nel vuoto per otto piani, ma per questo purtroppo non abbiamo ricevuto l’adeguato addestramento".

"Questo sindacato - ha aggiunto il segretario del Coisp Novara - ha già denunciato il tutto a gli organi competenti per territorio tra cui il Prefetto e il Questore, senza ad oggi ricevere ancora risposta. Molti dei nostri locali non sono a norma: per poter garantire la sicurezza ai cittadini è fondamentale, per questo sindacato, pretendere in primis la sicurezza del poliziotto. Per questo abbiamo presentato all’amministrazione locale un nostro progetto per 'evacuare' (prima di una effettiva necessità) la Torretta, il cui costo del progetto è quantificabile in poche migliaia di euro. Rimaniamo in attesa di una risposta, e continueremo a combattere perché non possiamo credere, ne far passare il messaggio, che la vita di un uomo prima che poliziotto abbia un prezzo".

Secondo il sindacato, infatti, a causa delle ultime scosse di terremoto la struttura in questione ha subito dei danni, ed è quindi necessario sgomberare tutti quegli uffici partendo dalla parte più alta.

"Siamo pronti per un nuovo confronto con la nostra dirigenza - ha concluso Notatore - che sappiamo essersi già interessata alla vicenda, ma la vediamo ancora troppo statica a fronte di un problema da risolvere immediatamente, con un rapido intervento, volendogli ricordare che purtroppo le catastrofi non si fanno annunciare".

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