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Cronaca

I profughi come lavoratori socialmente utili: Novara fa scuola

Sarà il "Progetto profughi" del Comune, infatti, il punto di partenza delle linee guida normative nazionali sull'utilizzo dei richiedenti asilo in lavori di pubblica utilità

Sarà il "Progetto profughi" di Novara il punto di partenza delle linee guida normative nazionali sull'utilizzo dei richiedenti asilo in lavori di pubblica utilità. Lo ha annunciato il ministro del Welfare Giuliano Poletti che ieri ha incontrato all'assemblea nazionale Anci il sindaco di Novara Andrea Ballarè.

Il progetto è stato presentato oggi allo stand dell'Anci regionale dal primo cittadino con il prefetto di Novara Francesco Castaldo e con il presidente di Assa Marcello Marzo.

Partito ufficialmente lo scorso luglio, il "Progetto Profughi" vede il Comune di Novara e Assa spa impegnati nel coinvolgimento di alcuni tra i richiedenti asilo ospitati in città in servizi volontari di pubblica utilità. Il progetto, che è stato costruito in stretta collaborazione con la Prefettura di Novara e seguito dall’assessorato alle Politiche sociali, vede l’impiego a titolo volontario di 30 richiedenti asilo di diverse nazionalità in diversi servizi: otto con l’azienda pubblica dei servizi ambientali Assa spa, dieci con il servizio verde pubblico comunale, due con il servizio segnaletica e cinque con il servizio lavori pubblici. La convenzione sigliata tra Comune, Assa e Prefettura scade il 31 dicembre di quest'anno, ma potrà essere rinnovata.

"Un risultato importante - ha commentato il sindaco Ballarè - che è stato ottenuto con un impegno intenso da parte della nostra struttura e di quella di Assa. Siamo arrivati a coinvolgere circa il 10 per cento dei profughi ospitati a Novara, e questo è un risultato decisamente superiore alla media di quanto è accaduto in altre città. Credo che gli aspetti positivi di questa operazione siano evidenti: intanto i servizi comunali potranno disporre di un supporto a costo zero per rafforzare gli interventi in ambiti particolarmente sentiti dai cittadini, come la pulizia e le manutenzioni; inoltre questo impegno ha un indubbio valore sociale, perché consente a queste persone, che sono a Novara in attesa di completare le pratiche di riconoscimento dello status di rifugiati, di occupare il tempo in modo proficuo".

"E’ una iniziativa partita tra le prime in Italia - ha commentato il presidente di Assa Marcello Marzo - e che all’indubbio valore sociale unisce significativi benefici per la città. Otto volontari, quindi a costo zero per la cittadinanza, stanno rinforzando il servizio di spazzamento manuale che diversamente non avremmo potuto realizzare. Si muovono con due risciò a pedali, acquistati con la sponsorizzazione di due aziende private, che hanno destato da subito grande curiosità e che caratterizzano l’attività anche per l’originalità del mezzo che è molto funzionale al lavoro svolto". 

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