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Cronaca

I beni culturali novaresi protagonisti di un progetto di valorizzazione

Il Comune e la Fondazione Amici della Cattedrale promotori dell'originale iniziativa. Sei le associazioni di volontariato coinvolte

Nell’ambito del progetto "l’Ottocento Novarese", è partita venerdì 6 novembre un’iniziativa di formazione e valorizzazione che coinvolge 6 associazioni di volontariato ed altrettanti beni culturali novaresi

Come si svilupperà in concreto l’attività? Innanzitutto ad ogni associazione il Comune di Novara e la Fondazione Amici della Cattedrale, promotori del progetto, hanno affidato un bene culturale o un’emergenza culturale, un target di riferimento ed un obiettivo specifico. 

In particolare ai Creattivi è stato affidato il compito di organizzare, presso il Museo Diocesano, attività rivolte agli studenti delle scuole superiori e universitari, con l’obiettivo di creare un’iniziativa in grado di intercettare un pubblico normalmente non incline alla visita del luogo.

A Innovara è stato affidato il compito di raccontare, ai residenti over 35, la Cupola di San Gaudenzio, un luogo simbolo della città, uscendo dai canoni tradizionali. Ri-nascita dovrà realizzare un evento musicale fruibile anche dai non udenti presso il Museo Faraggiana. Arci Novara dovrà raccontare, coinvolgendo gli immigrati di 2° e 3° generazione e il palazzo Casa Bossi, come le contaminazioni culturali stanno cambiando il volto alla città. @ArteLab dovrà valorizzare i circuiti turistici e culturali meno noti della città  realizzando interventi rivolti a turisti e famiglie con bambini. Fai Giovani, infine, dovrà progettare un’esperienza di visita al Broletto, rivolta alle scuole elementari e medie, che sia al 100% accessibile ai disabili. 

Por poter ideare e, successivamente realizzare, queste iniziative, che andranno ad inserirsi nel calendario annuale di attività del progetto "l’Ottocento Novarese", le associazioni parteciperanno ad un laboratorio di progettazione partecipata.

L’originalità dell’iniziativa, che si concluderà nel mese di febbraio nell’ottica di realizzare le diverse iniziative in primavera, è data dal fatto che le iniziative saranno co-ideate da tutte le associazione attraverso la mediazione di un professionista che seguirà periodicamente ciascuna associazione nello sviluppo dell’idea progettuale, monitorandone lo stato di avanzamento in funzione dell’obiettivo affidato e della necessità che sia sostenibile e intercetti il target di riferimento. Il laboratorio prevede inoltre docenze e testimonianze nell’ambito della valorizzazione culturale, del marketing, della comunicazione, del fund raising, del budgeting.

L’iniziativa è un’ulteriore dimostrazione delle volontà dei promotori di valorizzare in chiave innovativa e a nuovi pubblici i luoghi simbolo della città attraverso il contributo delle realtà che già operano in modo efficace e creativo nel settore culturale cittadino.

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