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Cronaca

La tassa rifiuti è troppo cara? Le proposte del Carp per "tagliarla"

La rivoluzione nella raccolta differenziata parte da un microchip: è il metodo "Trasponder", illustrato dal Coordinamento ambientalista rifiuti Piemonte Novara onlus al Comune novarese

Presentato a Novara un metodo per la riduzione dei rifiuti e dei relativi costi di smaltimento; ora si attende che il sistema venga messo in atto da parte degli enti proposti.

La rivoluzione nella raccolta differenziata parte da un microchip: ogni cittadino ne avrà uno, che permetterà la sua identificazione e sarà applicato sui sacchi dell’immondizia che verranno distribuiti. Gli operatori che preleveranno quotidianamente gli scarti leggeranno, con un apposita macchinetta rilevatrice, il codice identificativo dell’utente che verrà segnalato e sanzionato in caso di inidoneità del contenuto del sacco. Si tratta del metodo "Trasponder", illustrato dal Coordinamento ambientalista rifiuti Piemonte Novara onlus al Comune di Novara.

Lo stesso Carp ha anche proposto a numerosi piccoli enti comunali della provincia, un altro sistema per abbattere la tassa rifiuti, cioè il "sacco conforme". Consiste nell’assegnazione gratuita, ad ogni cittadino, di un numero contingentato di sacchi particolari per il rifiuto indifferenziato; una volta esauriti, gli altri sono a pagamento. Il "sacco conforme" è stato adottato già da 14 Comuni. In tali territori è stato rilevato un aumento del 20% della raccolta differenziata, con benefici per il portafoglio dei residenti. Uno dei casi più eclatanti: Agrate Conturbia, dove, rende noto il presidente Carp, l’ingegnere Fabio Tomei, nel giro di due mesi, sono passati da una produzione di 32 tonnellate mensili di rifiuto indifferenziato a 12 tonnellate al mese.

"Il sistema 'Trasponder' - ha spiegato Tomei - ben si adatta alla città di Novara, in cui, vista la presenza di moltissimi condomini, il 'sacco conforme' non risulterebbe efficace perché si saprebbe semplicemente che c’è qualcuno che non fa correttamente la raccolta differenziata ma non si potrebbe individuarlo". Per ora il metodo, in grado di fare sentire meno il peso della Tares sui novaresi, è in corso di valutazione. "So che il Comune ed il Consorzio Basso novarese stanno effettuando uno studio ma null’altro".

Tomei lamenta zero risposte dall’ente novarese anche sull’attuazione del "trattamento a freddo del rifiuto residuo", che permette di trasformare l’indistinto in sabbia sintetica, dalla quale si ricava una plastica di seconda qualità: "Non è facile rompere le consuetudini - dice -. A Novara si continua a mandare in discarica il 36% del totale dei rifiuti".

Per avere un confronto pubblico su questi temi, Tomei annuncia che Carp sta organizzando un incontro aperto a tutti, che si terrà nelle prossime settimane.

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