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Cronaca

Novara: è l'archeologia la nuova frontiera del turismo

Grazie all'iniziativa "Le prime luci", durante le scorse settimane circa 150 turisti hanno apprezzato le bellezze delle civiltà primordiali insediate nel Novarese dalla preistoria

Il patrimonio archeologico del Novarese ha conquistato pubblico e critica.

Sono circa 150 i turisti che nelle scorse settimane hanno avuto modo di apprezzare le bellezze delle civiltà primordiali insediate nel Novarese dalla preistoria. Testimonianze straordinarie che si trovavano al centro dell’iniziativa dell'Azienda Turistica della Provincia di Novara denominata “Le prime luci”.

Il percorso ha caratterizzato le ultime tre domeniche di ottobre e si inserisce nell’ambito di Sitinet, progetto di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera 2007-2013, cofinanziato dal Fondo Europeo Sviluppo Regionale. Gli assessorati provinciali alla Cultura e al Turismo, in collaborazione con l’Atl, hanno proposto a cittadini e turisti escursioni tematiche sulle aree di Arona, Oleggio e Grignasco.

“Il progetto - ha commentato l’assessore alla Cultura Alessandro Canelli - ci ha consentito di testare l’interesse verso un’area archeologica di straordinario valore. Importante è stata la sinergia attivata con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, i Comuni, i musei e gli operatori, che pone le basi per condividere una messa in rete più ampia dei beni culturali”.

La prima domenica, quella dello scorso 9 ottobre, l'iniziativa ha previsto le visite guidate all’interno dei Musei di Arona e Oleggio. Domenica 19 ottobre, invece, un gruppo di circa 60 persone ha potuto visitare il Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago. L'ultima giornata si è svolta domenica 23 ottobre con una visita al Parco Naturale del Montefenera e alla Grotte di Ara, frazione di Grignasco.

“Con le guide Net (Novara Eventi Territorio), distribuite in tutto il Novarese e in molta parte del Vco - ha concluso l'assessore al Turismo Luca Bona - abbiamo avviato progetti di collaborazione per ottimizzare risorse e mettere a sistema offerte e servizi. I risultati e l’entusiasmo raccolto da queste iniziative dimostrano che, nonostante i pochi fondi a disposizione, è possibile attivare percorsi di eccellenza a beneficio di tutta l’economia locale; dalla ristorazione alla produzione tipica, dalle strutture ricettive al commercio”.

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