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Cronaca

Lotta alla Sla: il Piemonte approva il “Progetto di continuità assistenziale"

La Giunta regionale ha dato il via, lo scorso 30 dicembre, al programma attuativo del "Progetto di continuità assistenziale per i pazienti affetti da Sla e le loro famiglie"

La Giunta regionale del Piemonte ha approvato, lo scorso 30 dicembre, il programma attuativo del “Progetto di continuità assistenziale per i pazienti affetti da Sla e le loro famiglie”.

Il programma attuativo del progetto è stato presentato dall’assessore piemontese alla Sanità Paolo Monferino: il progetto utilizza i 7 milioni e 610mila euro stanziati da un decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 15 novembre scorso, nell’ambito del Fondo per le non autosufficienze 2011. Il programma è finalizzato al potenziamento del progetto approvato dal Ministero e già avviato dalla Regione riguardante un percorso di presa in carico globale dei malati di Sla e delle loro famiglie, destinato al miglioramento della qualità dell’assistenza socio-sanitaria e, quindi, della vita dei pazienti.

Il progetto verrà realizzato in stretta collaborazione con i due Centri esperti per la Sla: le aziende ospedaliero-universitarie San Giovanni Battista di Torino e Maggiore della Carità di Novara, individuate quali centri con maggiore esperienza diagnostica e terapeutica.

Le azioni previste sono le seguenti:
-    l’attivazione del percorso di presa in carico congiunta da parte degli operatori del sistema socio sanitario e socio assistenziale attraverso la valutazione multiprofessionale delle persone con Sla da parte delle competenti Unità di valutazione che individuano e attivano la risposta assistenziale più appropriata, dando la priorità agli interventi che garantiscano la permanenza presso il domicilio;
-    la continuità di cura in stretta collaborazione con i servizi socio sanitari territoriali ed ospedalieri;
-    il potenziamento dei ricoveri di sollievo;
-    la collaborazione con le associazioni dei pazienti e di volontariato;
-    la gestione della cartella informatizzata regionale di monitoraggio del paziente utile a rendere tracciabile il percorso assistenziale;
-    il potenziamento delle azioni di supporto attraverso l’incremento del numero di ore di assistenza tramite l’assunzione di un assistente familiare;
-    il riconoscimento del lavoro di cura del familiare – caregiver;
-    l’attività di formazione, supporto ed addestramento delle persone affette da Sla, dei caregivers e dei familiare;
-    la fornitura di comunicatori e altri ausili;
-    la realizzazione di interventi tecnici e domotici presso il domicilio del paziente.

Il progetto sarà sottoposto ad un attento sistema di monitoraggio delle attività programmate attraverso specifici indicatori.

“I fondi assegnati alla nostra Regione dal Ministero - ha spiegato l’assessore Paolo Monferino - ci consentiranno di integrare la rete di assistenza ai malati di Sla attraverso una serie di iniziative che diventeranno esecutive fin da subito. Obiettivo prioritario del programma è quello di consentire la permanenza, il più a lungo possibile, al domicilio delle persone malate di Sla, garantendo un’assistenza adeguata attraverso un progetto individuale che tenga conto non solo della persona interessata, ma anche della famiglia, sia durante la fase della malattia, sia, per la famiglia stessa, nella fase successiva”.

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