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Cronaca

Scuola: in Piemonte oltre 150 percorsi triennali di formazione professionale

La Regione ha infatti approvato la programmazione delle attività relative all'obbligo di istruzione e diritto/dovere 2015/17, lasciando invariata l'offerta formativa dei percorsi triennali di qualifica

Gli studenti piemontesi in uscita dalla scuola secondaria di I grado, potranno assolvere l’obbligo scolastico in alternativa ai percorsi scolastici quinquennali (licei, istituti tecnici o professionali), scegliendo tra oltre 150 percorsi triennali di istruzione e formazione professionale, che permetteranno di ottenere una qualifica professionale. La Regione ha infatti approvato nel corso dell’ultima seduta di Giunta di lunedì 14 dicembre, la programmazione delle attività relative all’obbligo di istruzione e diritto/dovere 2015/17, lasciando invariata, per l’anno scolastico 2016/17, l’offerta formativa dei percorsi triennali di qualifica.

Le iscrizioni dovranno essere effettuate dalle famiglie, secondo la tempistica prevista dal Miur (da metà gennaio a metà febbraio 2016) e potranno essere eseguite, come già dallo scorso anno, on-line presso i Centri provinciali di formazione professionale, le Istituzioni formative accreditate e gli istituti professionali statali in regime di sussidiarietà integrativa. Sono stati circa 2500 i ragazzi che lo scorso anno hanno fatto richiesta e dunque frequentato i corsi regionali, prediligendo, tra i percorsi previsti, quelli attinenti il mondo della ristorazione e dell’estetica.

La piena copertura di tale offerta formativa, richiederà un investimento pari a 44 milioni e 415mila euro tra risorse provenienti dal Por Fse 2014/2020, dai bilanci regionali 2016, 2017 e 2018 e da fondi del Ministero del Lavoro sull’obbligo formativo.

Si tratta di percorsi di istruzione e formazione professionale che consentono ai giovani in possesso di diploma di licenza media di assolvere al diritto-dovere di istruzione e formazione, di conseguire una qualifica professionale valida per l'inserimento nell'attività lavorativa ed acquisire crediti per l'eventuale rientro nel sistema scolastico. Al termine del triennio infatti, gli studenti conseguono una qualifica professionale riconosciuta a livello nazionale e comunitario poiché corrispondono ai livelli previsti dal quadro Eqf (European Qualification Framework - Quadro Europeo delle Qualifiche). Sono infatti 21 le figure professionali nazionali a cui i diversi percorsi regionali fanno riferimento, per ciascuna delle figure vengono indicate le competenze da acquisire in esito ai percorsi, nonché le abilità minime e le conoscenze essenziali.

"I percorsi triennali di istruzione e formazione professionale - ha dichiarato l'assessore regionale all'Istruzione Gianna Pentenero - rappresentano una più che valida alternativa ai canonici percorsi scolastici. Da diversi anni, inoltre, hanno contribuito all’avvio di una stagione decisamente nuova per i sistemi regionali di formazione professionale, molto più efficaci sia dal punto di vista delle opportunità offerte che della spendibilità nazionale ed europea dei titoli rilasciati".
 

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