'Ndrangheta: sequestri della Finanza calabrese anche a Novara

Dalla Calabria al Piemonte: la Guardia di finanza di Lamezia Terme ha dato esecuzione, nella giornata di ieri, giovedì 20 luglio, ad un provvedimento di sequestro di beni, aziende e disponibilità finanziarie riconducibili ad un presunto esponente di spicco di una cosca di 'Ndrangheta lamentina, la cosca Giampà. 

I beni sequestrati tra Calabrie e Piemonte, per un valore complessivo di circa due milioni di euro, consistono in cinque appartamenti di pregio, di cui uno a Novara; tre fabbricati adibiti ad opifici industriali e artigianali, di cui uno in Piemonte; quattro grossi appezzamenti di terreno edificabili ed agricoli, con annessi fabbricati pertinenziali, ubicati nel lamentino; sette magazzini, di cui tre a Novara; cinque imprese avviate fra cui tre società di capitali operanti in varie aree d'Italia, soprattutto nel settore degli alimentari; quattro polizze vita, cassette di sicurezza e disponibilità finanziarie presso vari istituti di credito.

Il provvedimento della magistratura è stato emesso dal tribunale di Catanzaro su richiesta del procuratore distrettuale antimafia di Catanzaro. Le indagini delle Fiamme Gialle calabresi hanno infatti consentito di mettere in luce la spiccata pericolosità sociale dell'indagato e la sua dedizione al compimento di gravi reati, dei cui proventi lui e la sua famiglia hanno vissuto abitualmente in modo agiato per anni. Per questo motivo, nei confronti dell'uomo, è stata richiesta e ottenuta anche l'applicazione della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per cinque anni.

Gli accertamenti della Finanza, hanno dimostrato che i beni nella disponibilità dell'uomo sono di valore del tutto sproporzionato ed ingiustificato rispetto ai redditi leciti dichiarati e al tenore di vita mantenuto dall'indagato.