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Cronaca

Rifiuti, la polizia provinciale sequestra impianto di una ditta novarese

L'indagine della polizia provinciale ha preso il via lo scorso febbraio

Una segnalazione alla Procura della Repubblica e il sequestro preventivo di alcune parti di un impianto di una ditta del novarese specializzata nel recupero di rifiuti speciali non pericolosi: è questo l’esito di un’indagine svolta degli agenti del Nucleo ambientale della polizia provinciale.

"Nelle ultime settimane - sottolinea il consigliere provinciale delegato alla Polizia provinciale Arduino Pasquini - gli agenti hanno operato in stretto contatto con gli uffici delle Dogane di Genova. Tutto è partito da una segnalazione dello stesso Ufficio delle Dogane che, in febbraio, aveva riscontrato un’anomalia nell’esportazione dei rifiuti, segnalando il fatto ai nostri agenti, che si sono subito mossi per compiere le verifiche sull’attività svolta dalla ditta".

Per compiere i vari accertamenti, spiegano dalla Provincia, è stato inizialmente utilizzato il drone a disposizione del personale provinciale: attraverso le immagini registrate sono state riscontrate alcune difformità dell’impianto rispetto alle autorizzazioni.

"Questa anomalia - precisa ancora Pasquini - ha portato, nei giorni scorsi, alla verifica in loco da parte dei nostri operatori e la conferma delle anomalie dell’impianto, oltre all’inosservanza delle prescrizioni, all’emissione in atmosfera di polveri da due camini non dichiarati e all’utilizzo di alcune aree per la messa in riserva dei rifiuti senza autorizzazione. Dal riscontro di questi fatti il sequestro preventivo, già convalidato dall’autorità giudiziaria, e una serie di prescrizioni che dovranno essere ottemperate entro sessanta giorni perché il reato possa essere
sanato dalla sola ammenda di tipo amministrativo".

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