Novara, sequestrato camion con 18mila chili di rifiuti industriali
Il mezzo era diretto ad una discarica abusiva
Sequestrato un camion con a bordo 18mila chili di rifiuti metallici che era diretto ad una discarica illegale di rifiuti.
I carabinieri forestali di Novara e Borgolavezzaro hanno scoperto un punto di deposito di rifiuti industriali a Novara, in un'area pubblica, depositati in attesa di essere probabilmente rivenduti. Le indagini hanno portato a scoprire il responsabile della discarica abusiva, un privato cittadino, non autorizzato ad alcuna attività di gestione o intermediazione di rifiuti. I militari sono quindi intervenuti e hanno sequestrato un camion diretto alla discarica abusiva con 18mila chili di rifiuti metallici, tutti di chiara provenienza da processi di smantellamento e smaltimento industriale. Sono stati denunciati per gestione e trasporto illecito di rifiuti in concorso due cittadini italiani, residenti, uno in provincia di Novara ed un altro in provincia di Biella.
"Il recupero dei rifiuti metallici è diventato un business commerciale di notevole importanza in conseguenza all’innalzamento del costo delle materie prime - spiegano i carabinieri forestali -. Esso è certamente un’opportunità, industriale ed economica. Ogni azione di recupero, infatti, contribuisce a ridurre l’entità dei rifiuti da sottoporre a smaltimento e consente di alimentare un ciclo produttivo virtuoso. Perché ciò sia, tuttavia, è necessario che tutte le fasi del recupero avvengano nel rispetto delle leggi e ad opera di soggetti autorizzati, che diano piene garanzie di professionalità. Ciò è indispensabile allo scopo di assicurare la completa salubrità delle attività produttive correlate e ad evitare che vengano reimmessi in commercio prodotti pericolosi per la salute pubblica e l’ambiente. I controlli dei Carabinieri Forestali, nel settore, vengono finalizzati a questo scopo: ad assicurare che le attività di gestione e recupero dei rifiuti siano sempre conformi alle disposizioni di legge ed idonee ad evitare compromissioni alla salute pubblica ed all’ambiente".