Briona, sequestrato un impianto di trattamento di rifiuti da demolizione
I materiali, non trattati correttamente, sarebbero stati utilizzati per diverse opere pubbliche e private. Tra queste anche la tangenziale di Fara
Sequestro preventivo di un impianto di trattamento di terre e rocce da scavo e di rifiuti da demolizione a Proh.
Il sequestro preventivo, disposto dal G.I.P. di Novara, è stato emesso per la presunta l'illegittimità dell’atto autorizzativo provinciale al trattamento di rifiuti terrosi e da demolizione. Il gruppo di polizia giudiziaria ambiente della Procura di Novara ed il gruppo carabinieri forestale hanno accertato la gestione non conforme del materiale di scavo e da demolizione edilizia. Dai controlli infatti sarebbe emerso che le terre e i rifiuti da demolizione non sarebbero stati sottoposti ai trattamenti previsti per legge.
Il reato contestato è quello di discarica abusiva: i carabinieri forestali stanno acquisendo anche documenti, dato che le terre e i materiali di recupero sarebbero stati riutilizzati in diverse opere pubbliche, tra le quali anche la tangeziale di Fara Novarase. In questo momento i carabinieri stanno procedendo ad acquisire documentazione in Provincia, in Regione Piemonte e presso tre ditte, due della provincia di Vercelli ed una di quella di Novara, che hanno avuto contatti commerciali con l'azienda.
"C’è concretamente il rischio - spiega il gruppo carabinieri forestali di Novara - che terre/rifiuto siano state immesse nei processi produttivi di opere pubbliche e private. L’attività di indagine ulteriore sarà finalizzata a tracciare il più possibile tali terre e materiali, al fine di effettuarne un’attenta caratterizzazione. Ciò è necessario allo scopo di escludere forme di contaminazione ambientale o pericoli per la salute pubblica nonché per la stabilità delle opere infrastrutturali realizzate con materiali privi di idoneità prestazionale".