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Cronaca

Si chiude il progetto "Cultura e Aree urbane - Sistema culturale e Casa Bossi"

Ottimi i risultati, numerosi gli obiettivi raggiunti e una modalità diazione comune adottata che ha cambiato il panorama culturale e turistico del novarese

Due anni di lavoro, oltre un milione e mezzo di euro investiti, quattro Enti tra i più influenti sul territorio impegnati in prima linea e una serie importante di altri soggetti, coinvolti per “fare rete”. Volge al termine il progetto “Cultura e Aree Urbane – Sistema culturale e Casa Bossi” , sostenuto da Fondazione Cariplo che ha visto “in campo” Comune di Novara (in qualità di Capofila), Agenzia Turistica Locale (Atl) Novara, Comitato d’Amore per Casa Bossi e Fondazione Teatro Coccia .

L’intento? La realizzazione dell’innovativo Sistema Culturale Urbano che insiste su un modello di gestione integrata del patrimonio e delle attività culturali e su azioni finalizzate a rafforzare il concetto d’identità. Gli obiettivi? Decisamente raggiunti.

Il Progetto “Cultura e Aree Urbane – Sistema Culturale e Casa Bossi” si è articolato in diverse macro azioni, strettamente connesse tra loro, ciascuna delle quali ha previsto micro azioni al suo interno che, nel tempo, sono state adattate alle condizioni storico –economiche affinché fossero ancora più efficaci. I partner hanno costruito ciascuno un proprio percorso di progetto che si è, poi, intrecciato, con i percorsi paralleli degli altri.

Le azioni proposte dal Comune di Novara hanno voluto realizzare una vera e propria “infrastruttura culturale” dedicata alla promozione e nascita di nuovi servizi, alla messa in rete di quelli esistenti. Prima azione significativa e “tangibile” per il Comune è stata quella della costruzione della Segnaletica informativa e direzionale per i Beni Culturali, seguita dalla Carta dei Servizi dei Musei Novaresi, dalla Card Integrata – Cultura e Mobilità Sostenibile e dal People Raising, un nuovo volontariato evoluto.

In campo anche Fondazione Coccia, con l’“Obiettivo giovani” e l'Atl, con il progetto "Piemonte antonelliano". Il Comitato d'amore di Casa Bossi ha invece organizzato eventi, incontri e mostre che hanno coinvolto più di 10mila persone.

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