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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Inquinamento: la Regione Piemonte lancia il "semaforo antismog"

Si tratta di una bozza di interventi comuni da far scattare in caso di sforamento dei valori di polveri sottili nell'aria delle città piemontesi

Una bozza di interventi comuni da far scattare in caso di sforamento dei valori di polveri sottili nell’aria delle città piemontesi: è stata messa a punto ieri a Torino nel corso del tavolo sull’emergenza smog nella sede della Regione Piemonte, al quale hanno partecipato il presidente Sergio Chiamparino, l’assessore all’Ambiente Alberto Valmaggia e i rappresentanti della Città metropolitana, delle Province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara e Vercelli e degli otto Comuni capoluogo.

Quattro colori per quattro livelli di allarme, a cui corrispondono diverse azioni, volte a migliorare la qualità dell’aria e a limitare le emissioni in atmosfera. Una sorta di "semaforo antismog", che definisce una serie di misure da attuare in caso di necessità dalle città con oltre 15mila abitanti.

Il colore giallo, che scatta in caso di superamento per 7 giorni del limite di 50 microgrammi per metro cubo di PM10, comporta il blocco della circolazione urbana per i veicoli diesel euro 3 ad uso privato, la riduzione di un'ora al giorno di un grado del riscaldamento negli edifici pubblici, il divieto di usare caminetti aperti, bruciare residui vegetali nei campi e spandere nel raggio di 20 km dai centri interessati i liquami derivanti da deiezioni animali.

Il colore arancione scatta invece in caso di superamento per 3 giorni del limite di 100 microgrammi per metro cubo di PM10 e prevede anche il blocco della circolazione urbana per i veicoli diesel euro 4 ad uso privato ed un’ulteriore riduzione di un grado e di un’ora del riscaldamento negli edifici pubblici.

Ma l'allarme maggiore scatta, ovviamente, con il colore rosso: rosso cinabro, in caso di superamento per 3 giorni del limite di 150 microgrammi per metro cubo di PM10, che comporta anche la riduzione a 90 km orari della velocità su autostrade, superstrade e tangenziali e il blocco totale della circolazione urbana dei veicoli diesel ad uso privato; rosso vivo, in caso di superamento per 3 giorni del limite di 180 microgrammi per metro cubo di PM10, che provocherà il blocco totale della circolazione urbana dei veicoli privati nei giorni feriali, il blocco totale della circolazione nelle aree extraurbane, e l’utilizzo gratuito dei bus cittadini.

"Si tratta di un canovaccio - ha detto l’assessore all’Ambiente Valmaggia - che sarà ulteriormente affinato con maggiori dettagli nel corso di un tavolo tecnico. Le misure non hanno carattere cogente, ma sono dei suggerimenti fatti alle amministrazioni locali in determinate situazioni in cui si registrino particolari problemi di inquinamento. Il confronto tra Regione, Comuni capoluogo, Città metropolitana, Province e Arpa ha il merito di aver richiamato gli enti locali a un impegno condiviso circa le misure da adottare in situazioni straordinarie di inquinamento atmosferico".

Obiettivo della Regione è inoltre quello di avviare una collaborazione con gli organi di informazione locale per affiancare al bollettino meteo anche uno sulla qualità dell’aria, con la griglia di valori e di interventi messa a punto dal tavolo regionale antismog. La decisione su quali provvedimenti attuare spetta poi alle amministrazioni locali.


 

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