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Cronaca Arona

Arona, spacciatori tentano la fuga aggredendo i carabinieri: arrestati

I carabinieri hanno potuto così smantellare un'altra area di spaccio

Lavoro costante e continuo dei militari della compagnia carabinieri di Arona nell’attività di prevenzione e repressione del diffuso fenomeno dello spaccio di stupefacenti nelle aree boschive della provincia di Novara.

Nella giornata di ieri, martedì 4 ottobre, il personale del nucleo operativo e radiomobile, insieme ai militari delle stazioni dei carabinieri di Gozzano e Alzo di Pella, a seguito di mirata attività di controllo, hanno individuato e smantellato l’ennesima piazza di spaccio con relativo bivacco dei pusher, costituito da una struttura artigianale in legno e teli adibita a capanno.

Il manufatto è stato individuato in una zona boschiva situata in località lago delle Ninfee di Gozzano dove all’interno sono stati sorpresi due cittadini marocchini che alla vista dei militari, anziché arrendersi, utilizzando anche degli oggetti contundenti, hanno tentato una veemente fuga, scagliandosi anche contro i carabinieri che con sono riusciti a bloccarli dopo una energica colluttazione.

I soggetti fermati sono risultati senza fissa dimora e irregolari sul territorio nazionale. Sono state inoltre trovate armi bianche come un coltello con lunga lama, una roncola e diversi bastoni appuntiti. La successiva perquisizione non ha consentito il ritrovamento di stupefacenti ma ha consentito di trovare tre telefoni cellulari presumibilmente utilizzati per gestire i contatti con gli acquirenti, sacchetti utilizzati probabilmente per il confezionamento dello stupefacente e modesta somma di denaro suddivisa in banconote di vario taglio, ritenuta provento dell’attività illecita.

I due soggetti, rispettivamente di anni 29 e 22, sono stati arrestati per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e denunciati per spaccio di sostanze stupefacente e possesso ingiustificato di oggetti atti a offendere. Nella mattinata odierna è stato celebrato il rito direttissimo al tribunale di Novara, a seguito del quale sono stati convalidati gli arresti e disposto per uno, già gravato da diversi precedenti penali, la custodia cautelare in carcere mentre per l’altro il solo obbligo di dimora.

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