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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via Cesare Battisti

Piazza delle Erbe, tra storia e mistero

Nel mondo esoterico, questa piccola ma affascinante piazza è conosciuta come il luogo "magico" più importante di Novara

Piazza delle Erbe è uno degli angoli più belli e caratteristici di Novara.

Ufficialmente denominata piazza Cesare Battisti, ha cambiato diversi nomi nei secoli: da piazza delle Beccherie Maggiori a piazza Nuova, da piazza di San Rocco a piazza della Verdura.

Attorno al 1230 fu acquistata dalla corporazione dei calzolai con l'intenzione di chiuderla e costruirvi alcune botteghe, ma la cittadinanza si oppose.

Fino al 1900 in piazza delle Erbe era esposto, in un'edicola di legno a due ante, un quadro di grandi dimensioni di autore sconosciuto raffigurante il novarese San Lorenzo, prete e martire. L'edicola veniva aperta al mattino e chiusa alla sera. Il dipinto era particolarmente venerato da erbivendoli e fruttivendoli cittadini, coloro che diedero il nome con cui ancora oggi è ricordata la piazza dove anticamente si teneva il mercato delle verdure.

Secondo la tradizione le colonne in pietra dei portici della medioevale piazza, al lato nord, sono provenienti da Biandrate come preda di guerra, quando l'allora potente borgo, rimasto fedele al Barbarossa, fu distrutto dai novaresi schierati con la Lega lombarda. E' invece certo che, secondo un documento del 1223, il portico sud della piazza fu edificato dopo la distruzione di Milano del 1162 ad opera di Federico Barbarossa.

Nel mondo esoterico, piazza delle Erbe è conosciuta come il luogo "magico" più importante di Novara. La piazza si estende infatti secondo una precisa disposizione geometrica, formado un triangolo "geodetico", che rappresenterebbe il centro convenzionale della città, ovvero il punto dal quale vengono misurate le distanze chilometriche tra Novara e tutti gli altri centri urbani.

Il "cuore" cittadino, collocato nella pavimentazione in porfido della piazza, è rappresentato da una pietra di granito, di forma triangolare. All'inizio del mese di gennaio del 1992, la pietra fu rubata da mani misteriose. Il 18 gennaio ricomparve, grazie ad un prete che disse di averla ritrovata in un confessionale. La pietra venne ricollocata nel selciato ma con un orientamento diverso dal precedente.

[informazioni tratte dal sito web del Comune di Novara]

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