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Cronaca Suno

Brutte notizie per la Casa di Riposo Castello di Suno

Nonostante gli interventi urgenti siano stati eseguiti e ci sia la volontà di continuare nella ristrutturazione della struttura, la Prefettura non ha sospeso l'ordinanza di chiusura. 12 persone sono già state licenziate

Nella riunione tenutasi in Prefettura a Novara il 26 novembre sembrava essersi aperto uno spiraglio, c’era stato un momento di dialogo ragionevole e la Cloe s.r.l., la società che gestisce la casa di riposo nella persona dell’amministratore unico Lorenzo Ferrari, aveva iniziato immediatamente i lavori che richiedevano più urgenza.

Nonostante i buoni propositi da tutti dimostrati, l’ordinanza non è stata sospesa, i Vigili del Fuoco addirittura hanno scritto che entro 30 giorni devono terminare tutti i lavori e dalle Istituzioni è arrivata la proposta di mettere in cassa integrazione i lavoratori con la conseguente chiusura della struttura. “Un’azienda sana come la nostra – ribadisce Ferrari - non accetterà mai di mettere in cassa i suoi lavoratori. Restiamo sorpresi che nessun politico e neppure la Diocesi di Novara si stia interessando a questa problematica. Siamo fiduciosi che qualcuno prima o poi trovi il tempo, tra uno scontrino e una ricevuta di ristorante, di interessarsi della vita reale di una Regione ormai fallita ed in preda alle più bieche malvessazioni promosse da coloro i quali dovrebbero tutelare i cittadini o quantomeno garanti dei propri stipendi. Abbiamo depositato ricorso al Tar – conclude l’amministratore unico – nel caso dovessimo vincere chiederemo un risarcimento danni”.

Nel frattempo però, avendo l’Asl da circa un mese bloccato le entrate, sono già state licenziate 12 persone che diventeranno 20 alla fine dell’anno.

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