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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Suno

A Suno arriva un gruppo di profughi, ma Comune e Parrocchia non ne sanno nulla

Ieri pomeriggio le varie forze politiche hanno informato la cittadinanza che, a loro insaputa, sono giunti in paese alcuni profughi. Questi sono stati sistemati da una cooperativa in via Olmi

La notizia dell'arrivo di alcuni profughi ha scatenato grande preoccupazione a Suno, dove un piccolo gruppo di richiedenti asilo è arrivato all'insaputa di Comune e Parrocchia. Il piccolo Comune novarese aveva dato disponibilità all'accoglienza, tramite gestione diretta dell'amministrazione, ma amministrazione e cittadini sono invece stati colti di sorpresa.

"I profughi sono stati accolti, non sappiamo da chi, sul territorio comunale a nostra insaputa - commenta il sindaco Riccardo Giuliani - in questi mesi abbiamo sempre partecipato agli incontri promossi dalla Prefettura di Novara sul tema accoglienza migranti e ancora nell’ultima riunione di fine gennaio ci siamo dichiarati disponibili assieme ad altri Comuni della zona a valutare una possibile accoglienza di un numero congruo alla popolazione dei nostri paesi al fine di evitare che il problema fosse gestito soltanto dalle cooperative come avvenuto, con conseguenze di problemi di ordine pubblico, in altre zone d’Italia".

"Dalla Prefettura - continua il primo cittadino - ci era stato garantito tutto ciò, compreso il fatto che con la sottoscrizione di un accordo diretto Comuni-Prefettura non ci sarebbero stati arrivi di profughi non concordati e insediamenti di cooperative. Invece abbiamo scoperto, quasi per caso, che tutta la nostra buona volontà non è servita a niente e, francamente, ci sentiamo presi in giro. Senza che nessuna autorità preposta ci abbia detto alcunché, ci siamo trovati davanti al fatto compiuto".

"Non abbiamo potuto neanche sentire l’opinione dei nostri cittadini - conclude Giuliani - porre domande, fare magari qualche valutazione o richiesta, coinvolgere le associazioni locali che già si erano rese disponibili. In fondo è il nostro territorio e credo che come amministratori comunali eletti dai sunesi abbiamo qualche diritto di parola. Per di più non si sa ancora chi e come gestirà questi profughi e nemmeno chi sono". 

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