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Cronaca

Tagli alla mensa, per Andretta e Gagliardi: drastici e immotivati

A fronte di pochi e presumibili decimi di centesimi di risparmio a pasto, vantaggio economico a favore della Giunta Ballarè e dell'azienda Fornitrice, un netto ridimensionamento della quantità e soprattutto della qualità del servizio reso alle famiglie

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Un drastico quanto immotivato taglio del servizio mensa scolastica: ecco come appaiono i nuovi provvedimenti annunciati della Giunta Ballarè in tema di refezione scolastica.

A fronte di pochi e presumibili decimi di centesimi di risparmio a pasto, vantaggio economico a favore della Giunta Ballarè e dell'azienda Fornitrice, un netto ridimensionamento della quantità e soprattutto della qualità del servizio reso alle famiglie: far passare la riduzione delle quantità fornite nei pasti, così come la rinuncia a prodotti Dop ed Igp ed all'acqua in bottiglia, fornendo invece acqua di rubinetto, non è certo un pur giustificabile contrasto allo spreco, se così davvero fosse, bensì uno sfrontato quanto immotivato taglio al servizio fornito.

Scontato il nostro NO a questa impostazione sfrontata ed impudente. Un assessorato, che si sottrae ad una Commissione specifica richiesta sull'argomento dalla Conferenza dei capigruppo e che si abbandona ad annunciare a mezzo stampa le prossime riforme al servizio di ristorazione scolastica, in spregio ai componenti tutti, maggioranza e minoranza, delle Commissioni consiliari e del Consiglio comunale, si commenta da sé.

Ed allora, ribadiamo nuovamente le domande che formuliamo da un anno, puntualmente rimaste senza risposta: 1. "A quanto ammontano ad oggi, precisamente al netto delle morosità incolpevoli, i crediti che il Comune di Novara vanta in materia di refezione scolastica?"; 2. "Risponde al vero che le famiglie non in grado di versare le quote arretrate si vedranno negate l'iscrizione al servizio mensa del nuovo anno scolastico?"; 3. "Ha intenzione il Comune, a termine di regolamento, di ricalcolare le somme a favore delle famiglie cadute in difficoltà economica durante il 2013?"; 4. "Perché la Giunta si rifiuta di fornire risposte sull'argomento?".

Sono queste le domande che avremmo rivolto in Commissione e su cui ancora oggi la Giunta Ballarè omette di rispondere: inutile commentare sulla concessa ed invocata trasparenza, noi andremo avanti, come già annunciato, nella richiesta di una Commissione Speciale sull'argomento, gratuita, che possa rispondere alle domande che non sono soltanto le nostre, perchè appartengono ormai a circa tremila famiglie novaresi, coinvolte loro malgrado.

Daniele Andretta -  Pietro Gagliardi

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