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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Oleggio Castello

Oleggio Castello, identificato il teschio trovato nel bosco: è di un uomo ucciso 20 anni fa

Mohamed Sow era scomparso nel 2001. Per il suo omicidio e per occultamento di cadavere sono stati processati (e assolti) i suoi ex datori di lavoro

Rimarrà senza colpevoli l'omicidio di Mohamed Sow. 

Il suo teschio è stato ritrovato a distanza di 20 anni, ma nessuno sarà accusato del suo omicidio. Nessun "cold case" da riapire quindi, anche dopo l'identificazione: due persone sono già state processate e assolte per insufficienza di prove. 

Il ritrovamento del teschio nei boschi

Mohamed Sow, operaio 27enne di origine senegalese, era scomparso il 16 maggio del 2001 dopo un turno di lavoro alla Pulimetal di Paruzzaro. Nell'aprile del 2021 un uomo che stava passeggiando nei boschi tra Oleggio Castello e Gattico ha notato qualcosa e ha chiamato le forze dell'ordine: si trattava di un teschio umano. Vista la complessità dell'identificazione, sul teschio si è messa al lavoro l'equipe di Cristina Cattaneo, la direttrice del Laboratorio di antropologia e odontologia forense dell'università degli Studi di Milano, che in passato si è occupata di numerosi casi complessi, tra i quali quello di Yara Gambirasio.

Ora, dopo mesi di lavoro, è arrivata la conferma che il teschio è proprio quello del 27enne, grazie al confronto con alcune lastre che Mohamed Sow aveva eseguito nel 2000 all'ospedale di Borgomanero.

L'omicidio e l'occultamento del corpo

Dopo la scomparsa del giovane senegalese erano iniziate le indagini, che hanno portato il pm Fabrizio Argentieri a formulare un'accusa per omicidio e occultamento di cadavere nei confronti di Rocco Fedele e Domenico Rettura, i titolari della Pulimetal, l'azienda in cui il 27enne lavorava. Secondo l'accusa i due, durante un diverbio per una busta paga, avrebbero colpito alla testa il giovane e lo avrebbero poi seppellito nei boschi.

Il processo, anzi, i processi, sono continuati per anni: Fedele e Rettura sono stati condannati per omicidio preterintenzionale nel 2009, ma nel 2014 i due sono stati assolti in via definitiva per insufficienza di prove.

L'omicidio senza colpevoli

Nonostante il ritrovamento del corpo però nessuno verrà di nuovo accusato dell'omicidio di Mohamed: Fedele e Rettura sono già stati assolti in via definitiva e quindi, anche con nuove prove, il processo non può più essere riaperto. I due all'epoca del processo hanno chiuso la ditta di Paruzzaro e sono tornati in Calabria, nel loro paese di origine, dove sono stati arrestati nel 2017 durante un'operazione della Procura antimafia.

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