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Cronaca

Università: il 27 febbraio i futuri medici vestono il camice bianco

Quinta edizione all'Upo della cerimonia che segna, per gli studenti di Medicina e Chirurgia, il passaggio dalle materie pre-cliniche a quelle cliniche. Protagonisti 85 futuri medici

Venerdì 27 febbraio, alle 12, nell’aula magna della Scuola di Medicina dell'Università del Piemonte Orientale 85 studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia vestiranno per la prima volta il camice bianco.

La white coat ceremony, mutuata dal mondo anglosassone e apprezzatissima dagli studenti della Scuola nelle scorse quattro edizioni, è un evento simbolico che vuole enfatizzare e nobilitare il passaggio dalle materie pre-cliniche a quelle cliniche, rappresentando per i ragazzi l’auspicio di una vita di continuo apprendimento nel mondo della medicina.

La prima edizione risale al 2011, quando l’allora preside di Medicina e Chirurgia Mario Pirisi la volle introdurre nel palinsesto di eventi della Facoltà. Oggi il presidente della Scuola di Medicina è il professor Giorgio Bellomo e la cerimonia è una tradizione consolidata per l’Upo, come dimostrano le centinaia di persone, tra parenti e amici degli studenti di medicina al terzo anno, che vogliono prendervi parte.

Il programma della cerimonia del camice prevede prima i saluti del rettore Cesare Emanuel e del presidente Giorgio Bellomo; poi, gli interventi dei direttori Fabiola Sinigaglia (Dipartimento di Medicina traslazionale) e Umberto Dianzani (Dipartimento di Scienze della salute) e del presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Marco Krengli.

Ogni anno gli studenti "vestiti" hanno l’opportunità di ascoltare una lectio motivazionale affidata a un docente di chiara fama e per l’edizione 2015 la Scuola ha scelto l’esperienza del professor Eugenio Torre - già professore ordinario di Psichiatria proprio all’Università del Piemonte Orientale - che interverrà sul tema "Il camice bianco: tecnica e arte. Ricordi, sogni, riflessioni ...".

L’ultima parte della cerimonia riguarderà due premiazioni: verranno infatti assegnati il premio per il miglior lavoro scientifico (anno 2014) di un ricercatore afferente a Medicina traslazionale o a Scienze della salute, e il premio per la didattica relativo all’anno accademico 2013/2014; quest’ultimo premio è assai ambito dai docenti, poiché è decretato in base alle schede di valutazione della didattica compilate proprio dagli studenti. Nel 2014 l'ha vinto il professor Giorgio Bellomo.

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