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Cronaca

Vercelli: le Fiamme Gialle scoprono una maxi frode da 100 milioni di euro

In manette è finito un imprenditore di Milano, ai domiciliari altre cinque persone, mentre una è tuttora ricercata. L'indagine ha coinvolto diverse regioni: Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Abruzzo, Puglia e Sicilia

Le Fiamme Gialle di Vercelli hanno scoperto una frode internazionale da oltre 100 milioni di euro.

L'operazione, denominata "Carlos", ha portato all'arresto di sei persone, tra cui imprenditori e commercialisti, e al sequestro di immobili, società, automobili, opere d'arte, conti bancari, per un totale di 15 milioni di euro. Sono circa 40 le perquisizioni che sono state eseguite in diverse regioni italiane - fra le quali anche Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto e Friuli, fino alla Sicilia - per un'inchiesta che ha coinvolto una quarantina di persone e oltre 50 aziende.

In manette è finito un imprenditore milanese, Carlo Riefoli; con lui sono andati ai domiciliari due commercialisti di Abbiategrasso, Paola Romastin e Gianpaolo Guarnieri, due imprenditori del trevigiano, Dario e Dino Signor, e un autotrasportatore di Trofarello Antonio Pascal Oggianu. E' ancora ricercato, invece, un imprenditore bresciano. Per tutti loro l'accusa è quella di associazione per delinquere finalizzata all'emissione, all'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, all'evasione dell'Iva e al riciclaggio.

Le indagini hanno preso il via lo scorso gennaio, partendo da alcune aziende di Crescentino (Vercelli), che operano nel settore della lavorazione e del commercio di carta e cartoni. Le due imprese, infatti, acquistavano soltanto in teoria merce da numerose aziende sparse per il territorio italiano, senza pagare l'Iva grazie ad alcune dichiarazioni in cui veniva detto che i prodotti sarebbero stati esportati in Slovenia e Romania. La merce, però, rientrava poi in Italia e veniva venduta a società che evadevano l'Iva e rivendevano il tutto, questa volta con l'Iva, alle aziende vercellesi.

Secondo gli uomini della Guardia di Finanza, al vertice dell'operazione ci sarebbe l'imprenditore milanese Riefoli, che in questi hanni avrebbe accumulato ricchezze per diversi milioni di euro.

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