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Cronaca

Migranti, il Vescovo invita parrocchie e famiglie all'accoglienza

Creata una commissione diocesana ad hoc, che prenderà contatto con le Prefetture del territorio diocesano, per la redazione di una convenzione per definire il progetto di accoglienza

Mentre non si ferma l'arrivo di nuovi migranti sul territorio piemontese e novarese, il Vescovo di Novara e il Consiglio episcopale novarese rilanciano l'invito all'accoglienza alle parrocchie, alle associazioni e alla famiglie della comunità diocesana, rispondendo così all'appello del Papa.

E proprio in questo senso, in Diocesi verrà costituita una commissione - coordinata dalla Caritas, ma in stretto rapporto con i Vicariati territoriali - per fare un inventario delle risorse umane e materiali, spendibili sul fronte dell’accoglienza. Si tratterà di trovare non solo locali, ma anche volontari che si possano impegnare nell’accompagnamento degli ospiti (sul fronte della formazione e dell’inserimento), uniti a momenti di riflessione e approfondimento nelle singole comunità cristiane.

La tipologia dell’accoglienza potrebbe assumere diverse forme, come spiegano il Vescovo e il Consiglio episcopale: "ad esempio la parrocchia - o la rete di parrocchie - che si rende disponibile ad accogliere presso proprie strutture gruppi anche di un certo numero di migranti; la famiglia che - data la propria disponibilità alla commissione - accoglie un numero più ridotto di persone; oppure, ancora, la comunità che - pure non avendo disponibilità immediata di locali - ne affitta alcuni per questo scopo".

"I problemi dell’accoglienza siano presi in carico dall’intera comunità cristiana - spiegano ancora Monsignor Franco Giulio Brambilla e il Consiglio episcopale - e non relegati al lavoro e l’impegno di piccoli gruppi che già si occupano di carità, nella prospettiva della creazione di un vero 'welfare di comunità'".

In questi giorni, la commissione diocesana creata a tal fine prenderà contatto con le Prefetture del territorio diocesano, per la redazione di una convenzione per definire il progetto di accoglienza.

Punto fondamentale sarà la gratuità, con la quale le parrocchie accoglieranno i migranti: "Esse, in pieno spirito di collaborazione con le autorità competenti, si renderanno, inoltre, disponibili, nei limiti delle proprie possibilità, ad ospitare le persone che le Prefetture decideranno di inviare. Una preferenza potrà essere fatta, tuttavia, verso coloro che sono intenzionati a fermarsi nel nostro Paese, al fine di attivare percorsi di integrazione e inclusione, che vadano al di là di una semplice prima accoglienza, così che possano permettere agli ospiti di acquisire un’adeguata autonomia economica e sociale".

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