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Truffa del "caro nipote", il video che incastra l'organizzazione criminale

Chiamavano gli anziani, dicevano di essere parenti, spesso nipoti, e li convincevano a consegnare contanti e gioielli ai complici. La maxi operazione di polizia e carabinieri di Milano, Novara e Abbiategrasso ha portato all'arresto di 15 persone, dieci italiani a cinque polacchi. 

Come funziona la truffa?

Le vittime, mentre si trovano presso la proprie abitazioni, ricevono sulle utenze telefoniche domestiche chiamate da parte di un uomo o di una donna, che, presentandosi falsamente per loro parenti, generalmente nipoti, dopo una breve conversazione, chiedono loro l'urgente prestito di ingenti somme di denaro e preziosi, per far fronte al pagamento dei danni asseritamente cagionati in un incidente stradale o in analoghe situazioni di emergenza.

Il sedicente nipote, carpita la fiducia dell'anziana vittima, sfruttando lo stato di preoccupazione ed apprensione, la informa quindi, sempre telefonicamente, dell'arrivo, presso la sua abitazione, di una persona di totale fiducia, alla quale poter consegnare il denaro e i preziosi, per poi portarli sul luogo dell'incidente.

Le indagini hanno accertato che i telefonisti, ovvero i finti nipoti, chiamano da utenze estere, generalmente posizionate in Polonia e Germania; mentre le persone di fiducia inviate dai sedicenti nipoti a ritirare dalle vittime denaro e preziosi risiedono sul territorio nazionale ed in particolare nel novarese. Le modalità ed il linguaggio utilizzato per convincere le vittime dimostra come i soggetti attivi coinvolti abbiano maturato una elevata competenza criminale utile a individuare la vittima da raggirare (vittima anziana e spesso sola in casa), oltre che una elevata professionalità nello scegliere tempi e modalità utili a portare a termini gli illeciti.

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