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Cronaca

Volontariato evoluto: chiusa la prima fase progettuale del "Sistema Culturale"

Oltre 30 associazioni coinvolte nel percorso culminato con la creazione di una piattaforma web che sarà "spazio" comune di condivisione, costruzione e promozione culturale

Giunge ad un punto nodale il percorso del People raising (Volontariato evoluto) inserito nel contenitore "La città a portata di mano" che il Comune di Novara propone, all’interno del progetto "Cultura e Aree Urbane - Sistema culturale e Casa Bossi" sostenuto da Fondazione Cariplo e affidato alla Cooperativa Aurive, in qualità di "soggetto animatore".

L’azione del People raising, si è proposta di "mappare" il presente del volontariato novarese con l’obiettivo di costruire un percorso formativo (che oggi vede la chiusura di una prima fase) e, in secondo luogo, di favorire la partecipazione dei volontari, con le proprie singole competenze, ad iniziative organizzate dal Comune di Novara. La "mission" iniziale, quindi, è stata quella di favorire un’idea di cultura aperta ed inclusiva e di sostenere l’idea del volontariato come risorsa fondamentale.

"Il Sistema culturale urbano - ha commentato l’assessore alla Cultura del Comune di Novara Paola Turchelli - è il simbolo del nostro modo di intendere la cultura. Una cultura che deve essere fatta d’incontri, relazioni, scambi. Il Volontariato evoluto ha come obiettivo primario la sinergia tra le associazioni che, singolarmente, hanno costruito progetti sul territorio ma che, insieme, possono dar vita a qualcosa di ancora più grande e più efficace. Il percorso stabilito da Aurive ha reso, in primo luogo, i partecipanti, cittadini e volontari ancora più consapevoli di quel che può servire al progetto culturale globale, inteso in un’ottica 'di Sistema'. Il People raising consentirà, quindi, di utilizzare al meglio le risorse (umane ed economiche ) e ottimizzerà le attività, in modo mirato".

Dall’acquisizione di quattro diversi database (Comune, Provincia e Centro servizi per il territorio) la Cooperativa Aurive ha riscontrato un’attività estremamente vitale. Sono state contattate tutte le associazioni con una mission espressamente culturale, ed oltre 30 associazioni, (che per caratteristiche e obiettivi si sono ritrovate maggiormente nell’identikit dei soggetti coinvolgibili) hanno partecipato attivamente al percorso del People raising che ha previsto un primo incontro nel mese di gennaio, due focus group, indispensabili per una "mappatura" delle realtà e dei bisogni e tre workshop destinati ad affrontare tematiche precise, che raggruppassero le principali richieste delle associazioni.

Nello specifico, nel mese di marzo sono stati trattati, con l’intervento di esperti del settore, il tema della comunicazione e della progettazione e raccolta fondi mentre ad aprile si è affrontato l’argomento delle risorse umane.

Le associazioni sono state stimolate ad un reciproco scambio d’informazioni e al dialogo, utile per creare sinergie e per impostare un possibile lavoro futuro che comprende aspettative, bisogni ed obiettivi comuni. Venerdì 29 maggio, con un incontro al Broletto nei locali del Circolo dei Lettori, non previsto dal cronoprogramma iniziale ma dettato dall’interesse manifestato dei partecipanti, si è chiusa la prima fase progettuale. In questa sede è stata presentata una piattaforma web condivisa, costruita appositamente per le associazioni in cui risorse, progettualità e proposte potranno essere condivise facilmente e in maniera immediata.

"Siamo partiti da una situazione frammentata - ha commentato il project manager della Cooperativa Aurive Luca Martelli - abbiamo ascoltato le associazioni, fatto ordine tra necessità e competenze e, poi, abbiamo creato uno strumento utile alla programmazione. Lo pensiamo come uno spazio in cui il Comune di Novara possa trovare risposte a bisogni specifici, in cui le associazioni possano creare 'team di lavoro' su cui progettare bandi, organizzare volontariato di competenza ed aggiornare un calendario comune, utile a non sovrapporre iniziative, togliendosi, così, potenziale pubblico a vicenda".

Il lavoro di "facilitazione" tra i soggetti, comunque, non termina qui. "Ci aspettiamo che questo percorso - ha continuato Martelli - stimoli il protagonismo delle associazioni sul territorio. Intendiamo utilizzare le competenze per costruire proposte. Da qui a dicembre abbiamo in programma nuovi incontri, organizzati con gruppi più ridotti e quindi più mirati, che saranno utili per non disperdere il lavoro fatto. Il Servizio civile nazionale e regionale e la Garanzia Giovani, ad esempio, vanno colte come opportunità per favorire la fidelizzazione di giovani volontari e valorizzare le idee emerse nel progetto".

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