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Cucina

Antico dolce della Cattedrale, la ricetta della tradizione

In occasione della festa di S. Benedetto, riscopriamo la storia dell'antico dolce della Cattedrale e la sua ricetta

Di forma rotonda e dalla consistenza soffice, l'antico dolce della Cattedrale affonda le radici nel XII secolo, quando veniva preparato come omaggio feudale da parte delle famiglie religiose della città e successivamente come dono dei Canonici ai fedeli. 

Conosciuto anche come torta di Santa Maria, è uno dei prodotti tipici del territorio novarese, riscoperto grazie a una ricerca condotta dalla Fondazione Amici della Cattedrale presso l'archivio storico Diocesano di Novara circa le usanze e le tradizioni medievali.

Il dolce veniva distribuito ai partecipanti della liturgia in occasione della festa di S. Biagio il 3 febbraio, di S. Benedetto il 21 marzo, di S. Giorgio il 23 aprile, di S. Giovanni Battista il 24 giugno e di S. Siro il 9 giugno.

Alcuni degli ingredienti, per ovvie ragioni, sono mutati nel tempo: la grappa ha sostituito l'acquavite, il burro ha preso il posto del grasso d'oca e il miele cristallizzato ha lasciato spazio allo zucchero. 

Ingredienti

- 500 gr. Farina bianca 00
- 200 gr. Zucchero
- 180 gr. Burro
- 5 Uova
- 1 bustina Lievito vanigliato
- buccia di 1 Limone
- 2 bicchieri di Grappa di Nebbiolo
- 1 bicchiere di Latte
- 5 Albicocche
- 5 Prugne

Preparazione

La sera prima della preparazione snocciolare le prugne e le albicocche e tagliarle a fettine, quindi metterle in infusione sotto la grappa di nebbiolo, fino a ricoprirle, per circa 24 ore.

Impastare la farina con lo zucchero, le uova, il burro ammorbidito, il latte, la buccia di limone tritata fine fine e per finire il lievito. Amalgamare bene il tutto e lasciarlo lievitare.

A questo punto aggiungere la frutta sotto grappa e mescolare il tutto, stendere quindi l’impasto in una teglia da forno precedentemente imburrata.

Cuocere il dolce in forno preriscaldato a 180° per 45 min. A cottura terminata togliere dal forno e lasciarla riposare per almeno 12 ore (meglio ancora 24) prima di servirla e degustarla.

Il dolce è privo di conservanti e può essere consumato entro una quindicina di giorni.

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