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Economia

Dalla Regione oltre 9 milioni di euro per i lavoratori in disagio economico e senza ammortizzatori sociali

Sono 15mila i potenziali beneficiari della misura. Chiorino: "Un atto concreto per quei lavoratori più fragili che si sono trovati senza reddito ed inspiegabilmente esclusi dai decreti governativi"

La Giunta regionale ha stanziato più di 9 milioni di euro (9.252.600) per sostenere con un contributo a fondo perduto di 600 euro i lavoratori in disagio economico. Sono 15mila i potenziali beneficiari della misura.

Lo ha comunicato la Regione Piemonte in una nota stampa, in cui segnala che tra chi ha subito le conseguenze più pesanti del lungo lockdown della primavera 2020, vi sono alcune categorie particolarmente penalizzate: gli addetti ai servizi di pulizia, alle mense, ma anche chi lavora nei servizi educativi e nei poli museali, oltre ai lavoratori dello spettacolo e, in ultimo, chi stava svolgendo un tirocinio che è stato definitivamente sospeso nel periodo marzo-maggio 2020.

"E' la Regione Piemonte - ha commentatno l'assessore al Lavoro Elena Chiorino - che si pone, ancora una volta, in prima linea a supporto di lavoratori e famiglie che stanno ancora pagando il prezzo di una crisi dettata dalla pandemia e che sono stati completamente dimenticati dal Governo. La misura regionale prevede un intervento concreto, con l’assegnazione di un contributo una tantum, rivolto direttamente agli esclusi dagli ammortizzatori sociali o che hanno subito una riduzione della retribuzione a causa della sospensione (o della cessazione) della prestazione lavorativa nel periodo continuativo da marzo 2020 a maggio 2020".

Sono coinvolti dal provvedimento, fanno sapere dalla Regione, anche le lavoratrici e i lavoratori che non hanno ottenuto alcun ristoro dai vari provvedimenti statali nel periodo continuativo da marzo a dicembre nell’anno 2020 (sospesi da imprese per cessata attività senza stipendio e senza Cig, nell’impossibilità di licenziarsi per accedere alla Naspi); le lavoratrici e i lavoratori che hanno avuto accesso a prestazioni previdenziali o assistenziali in misura molto residuale, a causa della sospensione o della cessazione della prestazione lavorativa nel periodo continuativo da marzo a maggio 2020 (lavoratrici/lavoratori degli appalti delle pulizie, servizi scolastici ed educativi anche della cultura e dei poli museali nonché lavoratori dello spettacolo con un contratto di lavoro fino a un massimo di 20 ore settimanali); i lavoratori e le lavoratrici occasionali con reddito sotto i 5mila euro e non iscritti alla gestione separata, che hanno cessato o sospeso la prestazione lavorativa nel periodo continuativo da marzo a maggio 2020.

Tutte le modalità, i dettagli e la tempistica per presentare la domanda di contributo saranno pubblicati a breve sul sito web della Regione Piemonte.

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