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Economia

"Plafond casa": per l’Ain un piccolo ma concreto segnale positivo

Grazie a una convezione tra Abi e Cassa Depositi e Prestiti metterà a disposizione due miliardi di euro a livello nazionale per l'acquisto di immobili ad uso abitativo

L'Associazione Industriali di Novara giudica positivamente l’adesione di numerosi istituti di credito (finora 20 tra banche e capogruppo, in rappresentanza di oltre il 65% degli sportelli italiani) al "Plafond Casa", che grazie a una convezione tra Abi e Cassa Depositi e Prestiti metterà a disposizione due miliardi di euro a livello nazionale per l'acquisto di immobili ad uso abitativo e interventi di ristrutturazione con accrescimento dell'efficienza energetica, dando la priorità a giovani coppie, famiglie con soggetti disabili e famiglie numerose.

Secondo il presidente della Sezione Edili dell’Ain Emilio Brustia, "un’adesione così ampia rappresenta per gli imprenditori edili, ma in generale per tutta la filiera delle costruzioni, un piccolo ma concreto segnale positivo, che fa guardare con maggiore ottimismo alla ripresa di un bene fondamentale per gli italiani come la casa. Si tratta di uno strumento di credito molto importante, fortemente auspicato dall’Ance, l’associazione nazionale dei costruttori edili, che può rappresentare finalmente una forma di riavvicinamento delle famiglie all’acquisto o alla ristrutturazione delle abitazioni. Il denaro messo a disposizione del sistema bancario potrà avere un effetto positivo anche sull’indotto al mondo delle costruzioni che, come tutti sappiamo, è stato messo a durissima prova dalla crisi dilagante in Italia. Dai dati ipotizzati dall’Ance questi effetti potrebbero tradursi in un giro d’affari di circa 8 miliardi di euro sul territorio nazionale".

"Si tratta di un segnale significativo - commenta il presidente dell’Ain Fabio Ravanelli - che potrebbe contribuire a dare concretezza ai primi spiragli di ripresa anche in importanti comparti produttivi, come la rubinetteria e i complementi d’arredo, che caratterizzano fortemente il tessuto economico del Novarese e che potrebbero beneficiare direttamente di una ripartenza del settore edile, tanto sul versante delle costruzioni quanto su quello delle attività immobiliari".

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